
Cane che abbaia troppo: come insegnare al cane a non abbaiare
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Cane che abbaia troppo: come insegnare al cane a non abbaiare
Perché il cane abbaia
Le origini del guaito
La spiccata sensibilità ai suoni e agli ultrasuoni permette al cane di udire da distanze quattro volte maggiori rispetto a quelle dell'uomo. Questo dato è strettamente connesso alla sua propensione ad abbaiare. Il sistema di comunicazione sonora inizia da quando il cane è cucciolo per attirare le cure della madre. Se sente di essere in difficoltà o a disagio, se ha bisogno di cibo o calore, il cucciolo esprime le sue emozioni tramite il guaito. Nelle fasi successive della sua crescita, il cane mantiene questo tipo di carattere infantile, meglio noto come neotonia. La diretta conservazione di questo tratto caratteristico determina l'abbaio, ovvero il suono adoperato più comunemente. Inteso come verso, l'abbaiare diviene così un vero e proprio linguaggio comunicativo, utilizzato prevalentemente per richiamare l'attenzione del padrone. La suddetta teoria ha a che fare con l'ereditarietà dei lupi. Tuttavia, una delle ipotesi più accreditate induce a considerare il metodo comunicativo dei cani come un adattamento all'ambiente sociale, favorito dai rapporti umani in condizioni decisamente diverse rispetto allo status in natura.

Come riconoscere le esigenze del cane quando abbaia
Il richiamo all'attenzione, tramite gli abbai, è diverso in base alle circostanze in cui il cane si trova, ed in base ai bisogni che intende comunicare. Per questo motivo, è corretto affermare che il cane abbaia per trasmettere un'emozione, dalla noia al saluto. E tutte le volte in cui lo fa, presenta una gestualità e una postura che non lascia dubbi sull'interpretazione del verso. A parte i casi in cui la razza, la difesa territoriale, i bisogni fisiologici e la giocosità, decretano l'intensità e l'inclinazione all'abbaio, vi sono dei casi in cui l'abbaiare del cane diviene problematico. Il cane può abbaiare in situazioni di solitudine e paura, quando il padrone si assenta da casa; allo stesso tempo, può abbaiare per esprimere energia repressa da sfogare, o per desuetudine alla socializzazione. In tutti questi casi, se l'abbaio diviene persistente è necessario intervenire con sistemi e tecniche educative volte ad addestrare il cane, ad insegnargli a veicolare le emozioni senza interferire con le abitudini del padrone.

Problemi in condominio
Imparare a gestire il cane per non disturbare i condomini
Una delle complicazioni più comuni, quando il cane abbaia troppo o sempre, è rappresentata dal disturbo della quiete pubblica. Purtroppo, infatti, non sono rari i casi in cui i padroni dei cani "chiassosi" si vedono costretti a sopportare sanzioni e malcontento generale. Il problema si crea principalmente all'interno di un condominio, dove più famiglie condividono gli stessi spazi. Per evitare malintesi e disordine, è opportuno fornire al cane i giusti mezzi per imparare a discernere i rumori. La prima cosa da fare, infatti, è creare un terreno fertile all'apprendimento con le giuste tecniche di impiego e con linguaggio consono, senza perdere la pazienza e la speranza. Lungi dal punire il cane, il padrone deve saper frenare la sua disapprovazione, capire la causa dell'abbaio continuo ed eliminarla nel modo più corretto e cinofilo. Il sistema migliore per allontanare la frustrazione dal cane, che lo induce ad abbaiare anche di notte, è abituarlo ad un minimo di autocontrollo, ricorrendo a tecniche di desensibilizzazione sistematica e contro-condizionamento. Risultano inadatti e dannosi all'addestramento i metodi che si avvalgono di mezzi meccanici, come ad esempio il collare anti-abbaio.
Un metodo infallibile per abituare il cane a non abbaiare quando si esce da casa
Il collare anti-abbaio, oltre ad essere un'esperienza traumatica per il cane, mira a correggere il sintomo e non la causa. Presentandosi come una soluzione a portata di mano, può trarre in inganno inducendo all'acquisto. In realtà, le uniche armi per modificare il comportamento del cane sono il lavoro e l'impegno.
Se il cane abbaia quando resta solo in casa, per esempio, è probabile che venga affetto da ansia da separazione. In questo caso, può essere una buona idea procedere per gradi, come si fa con un bambino piccolo. Il consiglio più benevolo è quello di abituarlo a stare da solo per qualche minuto. Nel momento in cui il cane, o il cagnolino, inizia ad abbaiare, è sempre efficace entrare nuovamente in casa e pronunciare un suono determinato, come il NO imperativo, senza troppe parole di circostanza né urla. Nel caso in cui si decide di urlargli contro, infatti, il cane scambia il gesto per incitamento a proseguire, in quanto riconosce nella risposta del padrone il suo stesso motivo di reazione. Premiarlo con dei croccantini è sempre un buon sistema per fargli capire che pazientando otterrà una golosa ricompensa. In concomitanza, è possibile omaggiarlo di giochini intelligenti, come i kong riempiti di cibo, palline spargiricompensa, ossi masticabili, o altri passatempi che gli consentano di intrattenersi a lungo.

Se il cane abbaia di notte
Intervenire in tempo per facilitare la convivenza
Uno dei timori più fondati che può turbare il padrone di un cane che abbaia troppo, è quello che l'animale abbai anche durante la notte. Non è raro, infatti, che ciò avvenga. I motivi possono essere legati al bisogno del cane di sentire la presenza del padrone, perché avverte paura, disagio, noia, o perché sente il bisogno di difendere l'ambiente in cui si trova. Molto spesso, infatti, i cani vengono distolti da rumori esterni che sembrano minacciosi. Intervenire subito è il primo passo, sia per garantire serenità al cane, sia per mantenere un buon rapporto col vicinato. Il cane che abbaia in condominio, infatti, dev'essere per legge vigilato dal padrone affinché non urti la sensibilità dei condomini. Prima che i rapporti degenerino è fondamentale risalire alla causa dell'abbaio, indagare le possibili soluzioni, e procedere con cautela. Allo stesso tempo è fondamentale interrogarsi sul proprio operato. Durante la giornata si sono assolti tutti i compiti verso il cane? Il cane è stato sottoposto a stress emotivo? Tenere in considerazione anche questi aspetti porta ad una soluzione più celere e armoniosa, sicuramente benefica per tutti.

Come insegnare al cane a non abbaiare
Le migliori tecniche educative ed il Cricker Training
Quando il cane abbaia ad ogni minimo rumore, potrebbe diventare un problema di pacifica convivenza con il padrone e con i vicini. Se l'abbaio è determinato dalla vista, sia che il cane viva in appartamento, sia che il cane viva in giardino, è opportuno limitare al massimo le fonti visive di paura. Se il problema, invece, è rappresentato dai rumori esterni, è fondamentale non sgridarlo, bensì impartirgli un comando secco. Questo comportamento gli consentirà, in futuro, di saper distinguere i rumori molesti da quelli innocui. Se, per esempio, il cane abbaia sentendo un gatto miagolare piuttosto che un passante camminare o salire le scale, è bene non incoraggiarlo, pronunciando la parola SILENZIO, e portandosi un dito di fronte alla bocca. Può essere utile, inoltre, compiere il gesto delicato e materno di chiudergli la bocca. Quando l'abbaio, al contrario, è giustificato dai casi in cui il cane debba difendere la propria abitazione, è opportuno incitarlo ad abbaiare. Il miglior sistema per l'apprendimento è quello di simulare il rumore di allerta, con l'aiuto di una persona amica, e ricompensare il cane con croccantini premio. Molto utile, inoltre, è il Cricker Training. Si tratta di uno strumento che emette un suono secco, da abbinare, tutte le volte che si usa, ad un evento positivo, come l'obbedienza dietro lauta ricompensa. Quando il cane al comando vocale smette subito di abbaiare, si pigia il Cricker per il riconoscimento del suono. Ricompensandolo, il cane ben presto imparerà a tacere. Per riuscire nell'intento è indispensabile praticare questo esercizio durante il giorno, e per qualche minuto.

Come insegnare al cane a non abbaiare
Tecniche e rimedi efficaci per integrarlo in società
Quando il motivo dell'abbaio non è determinato da cause fisiologiche e ansia da separazione, può essere causato dalla scarsa abitudine del cane a socializzare. Questa problematica è riscontrabile principalmente in tutti i cani fortemente territoriali, dediti alla guardia, e nei cani che vivono a stretto contatto con i padroni, prevalentemente in ambiente protetto. L'abitudine a non far socializzare il cane con altri cuccioli, in adeguati spazi all'aria aperta, è controproducente da più punti di vista. Il cane, infatti, si presenta restio ai contatti umani, abbaiando alle persone che incontra, e indisposto alla socializzazione con gli altri animali, abbaiando in modo continuo e smisurato. Questo aspetto del suo comportamento può mettere a disagio il padrone nelle varie circostanze in cui presenzia il cane. Per aiutarlo ad integrarsi pacificamente in società, familiarizzando con le persone e gli altri cani, è fondamentale procedere gradualmente tramite un semplice ed efficace esercizio. Portarlo in un posto tranquillo è il primo passo verso la risoluzione del problema. Farsi affiancare da un amico che possiede un cane piuttosto sereno, è ideale per riuscire nell'intento. La vicinanza con un cane serafico, infatti, fa scaturire nel cane che abbaia sempre la propensione a migliorarsi. Il risultato non tarderà ad arrivare se l'esercizio viene praticato con costanza e pazienza.

In caso di noia ed energia repressa
A volte, invece, il motivo dell'abbaio è rintracciabile nella noia che il cane sente a causa dell'energia repressa. può succedere, infatti, che il cane non abbia spazio e tempo da condividere in compagnia, reprimendo la forza e l'energia in possesso. Il risultato di questo comportamento sfocia in un sentimento di noia, che inevitabilmente porta all'abbaio. Questo si verifica principalmente in alcuni cani che, per indole, posseggono parecchia vitalità e spirito giocoso. Per limitare al massimo l'abbaio dovuto ad energia repressa è fondamentale dedicare più tempo al cane, prestargli maggiori attenzioni, comprensive di passatempi arguti, che promuovano il suo interesse verso soluzioni finali sorprendenti (ricompensa in termini di bocconcini e coccole). Il cane, impegnato a trovare una risposta efficace al gioco, stimolerà la sua intelligenza favorendo un dispendio energetico più equo. Allo stesso tempo, se il cane dimostra noia e abbaia spesso, è utile fargli fare della sana attività fisica. Per sfogare la sua forza, infatti, è più che benefico garantirgli esercizio fisico e lunghe passeggiate. Il contatto con l'esterno ed i giochi all'aria aperta, oltre a favorire la socializzazione con gli altri cani e gli esseri umani, sono un rimedio contro la solitudine e lo stress ossidativo dell'apparato muscolo-scheletrico.
