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Anemia importante per un gatto, quali esami fare?

Anemia importante per un gatto, quali esami fare?

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  Gatto Veterinario

Salve dottore.

Ho un gattone nero da 4 anni,sempre in salute. Ultimamente era fiacco e mangiava di meno così lo portai dal veterinario inizialmente mi disse che aveva un parassita e con una pasticca avrei risolto tutto ma poi,visto che non vedevo miglioramenti,ho insistito per fare le analisi del sangue e oggi mi sono arrivati i risultati.

Dice che è un anemia importante ma che senza analisi delle urine non riesce a capire la cura. Le farò domani ma vorrei sentire un altro parere medico sul da farsi.

Se ha possibilità di vita,se è grave,come muovermi. Le sarei grata se mi rispondesse . Allego analisi. Un cordiale saluto

Alessandra

Risposta Anemia importante per un gatto, quali esami fare

Gentile Sig.ra Alessandra

In effetti il suo micio ha una anemia importante, il problema è capire la causa. Il fatto che la bilirubina sia un po’ alta potrebbe farci sospettar una anemia emolitica, cioè dovuta alla rottura di numerosi globuli rossi.

Questo può dipendere da diverse patologie, ma leggevo che il collega sospettata un parassita , si riferiva forse ad un parassita del sangue per es. Haemobartonella felix ( o , come si chiama oggi più correttamente Mycoplasma haemofelix)? in quel caso potrebbe dipendere da quello. Il suo gatto aveva febbre? Il suo gatto ha anche una panleucopenia (cioè i globuli bianchi sono ridotti (anche se non in maniera gravissima) così come molto basse sono le piastrine.

Trattandosi di un gatto giovane prenderei in considerazione anche altre malattie infettive specialmente se è un gatto che esce di casa. Quindi le consiglierei i tets per la leucemia virale felina e l’immunodeficienza virale felina. Utile sicuramente l’esame delle urine.

Questo per iniziare , poi se non si riesce ad evidenziare una eziologia le indagini andranno sicuramente ampliate.  L’anemia sembrerebbe non rigenerativa (ma farei fare i reticolociti per sicurezza) e se si conferma la carenza di piastrine(ma per questo ripeterei l’emocromo , spesso può dipendere da problemi analitici più che da una reale carenza) e di globuli bianchi non possiamo escludere patologie del midollo (per es. linfoma)

Cordiali saluti

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  •  Commenti ( 13 )
Fabio
 Fabio
Dopo il midollo osseo , se non si rileva nulla, rimane la diagnosi di anemia autoimmune primaria, una malattia autoimmune per cui la terapia specifica rimane l'impiego di immunosoppressori, che siano poi cortisone o altro o una combinazione di farmaci dipenderà da diversi fattori da valutare. Non è possibile fare previsioni precise sul fatto che debba continuare ininterrottamente la terapia (cosa probabile se si tratta di una forma primaria) o se si possa sperare di poterla sospendere o fare dei cicli. Una cura specifica diversa dagli immunosoppressori è possibile solo nelle forme secondarie andando a curare (se possibile) la causa scatenante. Cordiali saluti
Valentina
 Valentina
Gentile Dottor Fabio, grazie innanzitutto per la sua celere risposta. . Tutti gli esami dicamina, fiv, felv,pcr e malattie da parassiti sono state escluse. L unico esame rimasto è appunto l esame del midollo che mi permetta un ulteriore domanda, dopo di esso si potrà trovare finalmente la cura adatta? Specifica? Il cortisone lo toglierà? Grazie ancora e sempre per la disponibilità.
Fabio
 Fabio
Gentile Valentina. Penso che Amina sia stata sottoposta all'iter diagnostico per le anemie autoimmuni (esami completi del sangue, test per le principali malattie infettive, radiografie toraciche, ecografia addominale, test per le malattie immunitarie). Se si è non è uscito nulla di significativo, escludendo quindi in questo modo la maggior parte delle patologi responsabili di anemia immunomediata secondaria, fare il test del midollo potrebbe escluderci anche le ultime possibili cause (per es neoplasie midollari). Se la situazione della piccola e l’ematocrito sono stabili, il prelievo non è particolarmente pericoloso. Riguardo al terapia il farmaco che si utilizza come prima scelta è il cortisone , ma se il problema è effettivamente primario è possibile che la cura sia lunga e che, a volte debba durare per tutta la vita. Per cercare di ridurre gli effetti collaterali dei farmaci si può associare al cortisone altri immunosoppressori (per es ciclosporina) in maniera da avere gli stessi risultati ma con dosaggi minori di entrambi i farmaci, ma la decisione spetta ai colleghi che stanno curando Amina. Cordiali saluti
Valentina
 Valentina
Ciao SAessandra, buon giorno Dottore.. vorrei sapere il tuo Liam ad oggi cone sta se si è scoperta poi la causa di questa anemia. Purttoppo vivismo da mesi il tuo incubo con la mia gattina Amina. 4 mesi fa gli è stata riscontrata un anemia emolitica . Prende cortisone una compressa e mezzo tutti i giorni ed i valori restano stabili appena si prova a scalare scendono.Siamo disperati. L ultimo step dopo esami tutti negativi resta l esame del midollo che temo sia troppo invasivo la mia cucciola ha soli 3 anni. Vi prego aiutatemi. Un affettuoso saluto.
Monica
 Monica
Buongiorno Alessandra, mi sono imbattuta in questo forum facendo delle ricerche su internet per la mia gatta. Da quello che ho letto il suo gatto ha avuto lo stesso problema della mia che abbiamo affrontato con la stessa terapia a lei indicata. Da ieri anche la nostra gatta ha iniziato a non mangiare come se avesse fastidio in bocca. Nel suo caso ha scoperto il motivo? Mi scuso per il disturbo ma sto impazzendo per cercare una soluzione ed evitare ulteriori sofferenze alla mia gatta. Grazie per l'eventuale risposta.
Fabio
 Fabio
Gentile Sig.ra Alessandra. L’impiego di un altro immunosoppressore insieme al cortisone potrebbe essere utile , il micofenolato si presta bene. Il risultato è da verificare purtroppo non è possibile essere sicuri del risultato. La splenectomia può essere un possibile rimedio un po’ estremo e , nel nostro caso, al momento rischioso perchè comporta comunque una perdita di sangue che può essere problematica in un gatto nelle sue condizioni. Proverei con il micofenolato. Cordiali saluti
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