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Cane di 5 anni con un mastocitoma, quale protocollo seguire?

Cane di 5 anni con un mastocitoma, quale protocollo seguire?

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  Cane Veterinario

Buongiorno, vi scrivo in quanto al mio cane di 5 anni hanno trovato un mastocitoma moderatamente differenziato mediante esame citologico. Mi è stato proposta ecografia ed rx torace per ago-aspirato a fegato e milza con sedazione e terapia per evitare sanguinamento copioso durante l’intervento.

A seguire una exeresi del mastocitoma. Volevo sapere da voi, gentilmente, se queste procedure hanno un elevato rischio o se possono portare a gravi conseguenze. In attesa di risposta vi porgo i miei saluti.

Sara

Risposta

Gentile Sig.ra Sara

Il protocollo che le è stato suggerito è quello corretto , io personalmente, aggiungerei solo un esame citologico dei linfonodi regionali (se già non è previsto).

Questi esami servono a stadiare il tumore , cioè a capire se è localizzato solo nella sede cutanea o se si è diffuso anche in altri organi. Saperlo ci serve sia per definire la terapia (chirurgia sola o associata a farmaci) sia per formulare una corretta prognosi.

Se le cose vengono fatte bene i rischi sono bassi, ma non zero. Il problema del sanguinamento può esserci ma generalmente è rischio basso.

Differente sarebbe il discorso in caso di biopsie per l’istologico dove il rischio sanguinamento è più alto. Se si vuole stare più tranquilli può essere utile una valutazione della capacità di coagulazione del sangue (mediante analisi specifiche).

Il rischio più importante riguarda invece una caratteristica del mastocitoma. Può accadere infatti che andando ad eseguire l’agoaspirato soprattutto della milza, se il problema è ovviamente già presente nell’organo , possa indursi la liberazione di grandi quantità di istamina (prodotta dalle cellule che costituiscono il tumore i mastociti).

Se questo avviene c’è la possibilità di provocare gravi lesioni (ulcere gastriche, pancreatite ecc..) Il rischio nel cane è basso (più alto nel gatto), ma esiste. Si può pero ovviare facilmente al problema somministrando , prima del trattamento, antistaminici.

Quindi direi che la prassi è corretta , i rischi minimi, ma se vogliamo abbatterli ulteriormente io consiglierei test di coagulazione e trattamento preventivo con antistaminici

Cordiali saluti
Dott. Fabio Maria Aleandri

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