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Cani sterilizzazione e tumore alle mammelle

Cani sterilizzazione e tumore alle mammelle

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  Cane Veterinario

Cani sterilizzazione e tumore alle mammelle

 

Un interessante articolo di Fabio il nostro veterinario sulla relazione che intercorre fra la sterilizzazione di una cagna e le probabilità di contrarre un tumore alle mammelle. Il tutto anche alla luce di nuovi studi pubblicati ed in corso.

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Premettiamo subito che non è vero che se non la sterilizza vengono i tumori mammari. Questa grave patologia la possiamo vedere anche nelle cagnoline sterilizzate. In realtà si ritine che una sterilizzazione precoce possa ridurre la probabilità di comparsa di tumori mammari. In particolare:

  • il rischio si riduce allo 0.5% se sterilizzate prima del primo calore
  • all’8% se sterilizzate dopo il primo calore
  • al 26% se sterilizzate dopo il secondo calore entro i due anni e mezzo.

Dopo i due anni e mezzo la probabilità è invariata. Tuttavia nel 2012 è uscito uno studio che sembrerebbe rimettere in discussione queste convinzioni.

Sembra che, in caso di tumori mammaria già sviluppati la sterilizzazioni aumenti il tempo di sopravvivenza. Quindi sull’utilità della sterilizzazione precoce delle cagnette rimane qualche punto interrogativo. Siamo in attesa di qualche nuovo studio più conclusivo. L’utilità principale rimane la scomparsa dei cicli estrali (con conseguenti problemi e rischi di gravidanza) e le pseudogravidanze. Inoltre alcuni studi hanno riportato una vita media più lunga negli animali sterilizzati rispetto a quelli interi.

La sterilizzazione ha anche effetti negativi. Il più comune è l’incontinenza. Si può manifestare dopo un minimo di 15 giorni fino a dieci anni dopo la sterilizzazione , di solito dopo 3 anni. L’incidenza è mediamente del 15% ma scende al 2% nei cani di piccola taglia e sale fino al 30% in quelle di grande taglia. Il problema può essere controllato mediante farmaci o un piccolo intervento di plastica.

Da sfatare il mito per cui la sterilizzazione precoce porti ad un sviluppo corporeo ridotto. Infatti la sterilizzazione prepubere (prima del 1° calore) porta ad un ritardo nella chiusura delle linee di accrescimento delle ossa con conseguenti arti più lunghi. Recentemente sono state valutate ripercussioni sullo sviluppo di altri tumori in cagne sterilizzate. I dati sono contrastanti.

Per alcuni autori le cagne sterilizzate hanno maggiore probabilità di sviluppare alcuni tumori (osteosarcoma , emangiosarcoma , linfosarcoma , mastocitoma), ma altri studi non confermano queste conclusioni. Anche qui per ora attendiamo ricerche più esaustive.

Mi rendo conto che questa risposta crea più dubbi di quanti ne tolga , ma questo è lo stato dell’arte, in questo momento più dubbi che certezze. In linea di massima valutati i pro e i contro rimane consigliabile la sterilizzazione tenendo però conto di quanto detto sopra (per me è importante che si sappia tutto su quello che si fa prima di prendere una decisione).

Sui tumori mammari diciamo che fino a prove più certe consideriamo sempre utile una sterilizzazione precoce , tenendo però conto che al massimo possiamo contare su una diminuzione delle probabilità e non sulla certezza che la cagnolina sviluppi neoplasie mammarie.

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Fabio Maria Aleandri

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  •  Commenti ( 6 )
Marta
 Marta
Salve Dottore, infine L'ho portata a fare l'ecografia e la radiogradia all'addome venerdi, la radio è risultata negativa e con l'ecografia ha visto che i linfonodi come nell'esame sono puliti mentre vede nella zona dove è stata rimossa la mammella che c'è un'attività cellulare, ma non si capisce solo con l'ecografia se è un'infiammazione dovuta all'intervento o appunto massa tumorale. Mi hanno detto che per avere la certezza dovrei fare una tac, per ora intanto ho prenotato un'altra eco tra un mese per vedere la situazione. Sinceramente farle un'altra anestesia per sottoporla alla tac mi sembra troppo visto che è già stata stressata parecchio con intervento , ripresa ecc.. anche perchè non vorrei sottoporla alla chemioterapia per farla soffrire ulteriormente.. se non dovesse essere un'infiammazione secondo lei durerà poco? grazie mille di nuovo
Marta
 Marta
Buonasera, intanto grazie mille per la sua risposta , venerdì appunto la porterò a fare una ecografia + radiografia per vedere se si è esteso o meno, telefonicamente oggi che mi hanno mandato l'esito mi hanno detto che quasi sicuramente dall'esito istologico il tumore si è diffuso e dipende quindi da quanto e dove, mi hanno dato aspettative molto brutte e questo mi ha messo molta preoccupazione. Ora io non me ne intendo minimamente di questi esami per questo volevo sentire anche altri esperti per farmi un idea, spero che come dice Lei visto che i linfonodi sembrano puliti non ci sia diffusione. attendo quindi l'ecografia e in caso richiederò un esame immunoistochimico come indicato anche dell'esito allegato. grazie mille per la sua disponibilità. Marta
Fabio
 Fabio
Buongiorno. Dall’esame istologico permangono dei dubbi sulla natura del tumore, non è una cosa inusuale. Può infatti succedere che le cellule del tumore abbiano caratteristiche tali da non permettere una sicura identificazione. Nel caso specifico ricorrere ad un esame immunoistochimico può permetterci di dare una diagnosi definitiva. Capire quale sia il tumore è importante perché l’approccio terapeutico e la prognosi possono essere diversi. Non leggo indicazioni sui margini della lesione, sarebbe bene sapere se il tumore si estende fino alla linea di taglio oppure se si arresta lasciando un margine di tessuto sano. Questa indicazione ci può far sapere se il tumore è stato tolto tutto o no (molto importante soprattutto se si trattasse di un sarcoma , dal momento che questi tumori sono generalmente molto infiltranti) . Il linfonodo sembra pulito è questo indicherebbe che con buona probabilità il tumore non si è diffuso. Tuttavia è sempre bene controllare che il tumore non sis sia già esteso mediante radiografie, ecografie e/o TAC (non non è già stato fatto). Cordiali saluti. Dott. Fabio Maria Aleandri - Medico Veterinario
Marta
 Marta
salve a tutti, ho fatto operare la mia cagnolina di 10 anni per un tumore mammario, ora è arrivato l'esito dell'esame istologico e si presenta cosi: DESCRIZIONE ISTOLOGICA: nel campione esaminato si osserva una neoformazione relativamente ben demarcata, a crescita prevalentemente intraduttale e multifocalmente infiltrante, caratterizzata da fasci intersecanti di cellule fusate, immerse in scarsa matrice mixoide e sorrette da uno stroma altamente vascolarizzato. La lesione ingloba rare strutture tubulari periferiche perlopiù ben differenziate. Le cellule neoplastiche mostrano citoplasma fibrillare scarsamente definito e nucleo ovalare, a cromatina vescicolosa e nucleoli evidenti. Anisocitosi e anisocariosi sono marcate e l'attività mitotica di circa 2-4/HPF. Sono presenti aree necrotiche intralesionali e multifocale infiltrazione linfocitaria e macrofagica stromale. Marcata ectasia duttale nel parenchima mammario adiacente. Il reperto è riconducibile ad una proliferazione fusocellulare maligna, di possibile origine mesenchimale (sarcoma mammario). Tuttavia la morfologia cellulare non consente di escludere in diagnosi differenziale un mioepitelioma maligno o un carcinoma a cellule fusate (di grado intermedio). Si consigliano indagini immunoistochimiche a supporto diagnostico. DIAGNOSI: sarcoma. Mentre del linfonodo: DESCRIZIONE ISTOLOGICA: nelle sezioni di linfonodo esaminate non si osservano metastasi morfologicamente evidenziabili. Diffuso edema ed espansione dei follicoli linfatici e marcata istiocitosi dei seni, riconducibili ad un quadro di reattività linfonodale cronico-attiva. Mi potete dare qualche consiglio su come procedere o un vostro parere sull'esame ? grazie infinite
Fabio
 Fabio
Gentile Sig.ra Elisabetta, in linea di massima grandi cambiamenti comportamentali, soprattutto nelle femmine , non ci sono. In alcuni casi, soprattutto se già sono presenti disturbi comportamentali , la sterilizzazione potrebbe influire negativamente (o in qualche caso anche positivamente). Se si vuole stare tranquilli io consiglio prima dell’intervento, una visita con un collega comportamentalista (quindi esperto del comportamento canino e delle sue patologie) per capire se rischiamo qualche problema o meno. Quello che può comunemente capitare è che prendono un po’ di peso (se non stiamo attenti) e questo (non la sterilizzazione) va ad influire negativamente sulla voglia di camminare, giocare ecc... Riguardo la questione etica entriamo in un discorso lungo , complicato e molto soggettivo. Definire cosa sia naturale o meno in un animale domestico è molto diverso che dare la stessa definizione per uno selvatico. I cani vivono con noi da molte migliaia di anni (15-17 o forse più) e quindi la loro “naturalità” si è molto modificata. In tempi recenti poi si è perso molto del ruolo “attivo” dei cani (cioè del loro impiego come compagni di lavoro) a favore del loro ruolo “affettivo”. Questo ha ulteriormente cambiato le carte in tavola. La sterilizzazione , come già detto , viene praticata a scopo preventivo (per alcune malattie per es infezioni uterine), per evitare gravidanze indesiderate e , ovviamente, problemi legati alle perdite , alla difficoltà di portarle a spasso ecc... Come in tutte le cose vanno prima vagliati bene i pro e i contro per poter decidere , il più serenamente possibile, se intervenire o meno. Personalmente ritengo che, almeno alle conoscenze di oggi, la sterilizzazione si ponga favorevolmente per la salute del cane. Tuttavia non è detto che ulteriori studi non possano darci indicazioni diverse.Qui finisce la parte scientifica e inizia quella che potremmo definire “morale” : è giusto, indipendentemente da problemi sanitari possibili (ma non sicuri) e dalla nostra “praticità” nel gestire il cane, sottoporli ad un intervento così radicale che coinvolge la loro sfera riproduttiva? Per dare una risposta a questa domanda entra fortemente in gioco la sensibilità personale e qui, mi creda, è veramente difficile dare un giudizio assoluto. Riguardo la “naturalità” il discorso dovrebbe ampliarsi di tanto, infatti non definirei naturale in generale il fatto che i cani vivano in casa la maggior parte del tempo (alcuni e non pochi praticamente tutto), che non li si lasci spesso socializzare come verrebbe loro naturale, che li si utilizzi per nostri hobby vari (caccia , gare di vario genere , ecc..) che non li si lasci comunque riprodursi come vogliono , ecc... In realtà i nostri cani (e gatti direi) vivono un vita molto diversa da quella per la quale sono evoluti i loro antenati selvatici ed è questa ora la loro normalità (un po’ come per noi che non ci siamo certo evoluti per fare il tipo di vita che facciamo oggi). La sterilizzazione , parere del tutto personale, non è la cosa più stressante a cui sottoponiamo i nostri amici Spero di averla aiutata nel prendere una decisione. Cordiali saluti
Elisabetta
 Elisabetta
Buongiorno Fabio, la ringrazio per l'articolo che personalmente ritengo molto utile. Vorrei sapere se la sterilizzazione influisce sull'aspetto comportamentale del cane (la mia è un labrador). Inoltre, alcuni sostengono che sterilizzare è un atto contro-natura (che di per sè è vero in parte ma anche la decisione di non far comunque riprodurre il cane è un atto contro-natura).
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