
Distrofia corneale stromale del cane ed alimentazione
Salve Dottore, il mio pastore tedesco soffre di distrofia corneale stromale. A livello di alimentazione mi hanno detto che un mangime al pesce lo aiuterebbe essendoci gli acidi grassi Omega 3.
Conferma?
Risposta
Gentile Sig.ra ***
La distrofia corneale stromale è caratterizzata dalla presenza di depositi lipidici a livello dello stroma corneale. In realtà esistono tre forme : distrofia lipidica cristallina stromale, la cheratopatia lipidica geografica e la cheratopatia lipidica infiltrativa.
La prima forma
La prima forma è spontanea ed è caratterizzata dalla presenza nel centro della cornea di un deposito biancastro di forma ovale o anulare (ma possono avere anche altre foche ) . Di solito sono bilaterali e simmetriche . Il deposito è costituito da colesterolo e fosfolipidi. Una cosa caratteristica è la mancanza di vascolarizzazione. Di solito è asintomatica. Probabilmente è su base ereditaria . Non è progressiva (cioè non tende a peggiorare) e , di solito, non si accompagna ad alterazioni dei lipidi del sangue.
La forma geografica
La forma geografica è secondaria a qualunque lesione in grado di indurre neo vascolarizzazione della cornea (traumi, ulcere, malattie immunitarie, uveiti, difetti delle palpebre , secchezza corneale) . La formazione dei vasi induce il deposito nello stroma di lipidi . Il risultato sono delle opacità biancastre di forma variabile , localizzate o diffuse, mono o bilaterali. La presenza di vascolarizzazione la distingue dalla forma precedente. Se non si rimuove la causa tende alla progressione.
La terza forma
La terza forma si caratterizza per la formazione di un deposito spontaneo di lipidi localizzata di solito in sede perilinbare . Il deposito appare come un deposito di forma arcuata distante circa un millimetro dal limbo (cioè dalla zona di passaggio tra la cornea e la sclera. Di solito non interessa la parte centrale. La vascolarizzazione è presente, ma meno che nella forma geografica
Mentre la prima forma è raramente associata a alterazioni dei lipidi del sangue la seconda e, soprattutto, la terza sono correlate a dislipidemie con aumento dei trigliceridi e/o del colesterolo nel sangue.
Per la prima forma non esiste terapia. Nella seconda è importante rimuovere la causa scatenante del problema.
Nella seconda e , soprattutto, nella terza vanno investigate le cause di dislipidemia (primaria o secondaria a ipotioridismo, diabete, ipercorticosurrenalismo ecc...). Se individuiamo una causa va curata, così come si deve agire sull’alimentazione per ridurre i grassi. In questi casi può essere utile una dieta a basso tenore di grassi accompagnata da una integrazione con acidi grassi omega 3
Quindi l'utilità dei grassi omega 3 dipende dal tipo di problema
Cordiali saluti