
Gatto con crisi epilettiche
Salve signor veterinario, è la quarta volta che la mia micia ha delle crisi epilettiche, l'ho detto al mio veterinario di fiducia ma mi ha detto che prima di prescriverle un farmaco vuole capire ogni quanto tempo le viene per capire quale farmaco prescriverle, Dopo 4 volte non credo sia un caso, E' orribile perchè comincia a sbattere forte tutte le parti del corpo e questa volta (le altre volte no) ha anche fatto dei miagolii strani tipo disperazione mentre aveva questa crisi..poi le esce la bava ma questo credo sia normale., come posso risolvere??? Ormai viviamo con la paura.. le succede ogni 2-3 mesi... è una gatta ansiosa iper attiva ma ha quasi 2 anni non penso abbia malattie gravi.. l'ultima volta che ha fatto una visita stava bene, mi può dare qualche consiglio?
Grazie
Risposta
Buonasera
Il problema che mi descrive probabilmente è legato ad una forma di epilessia primaria , cioè una patologia in cui il problema sono solo le crisi senza che queste si colleghino ad altre patologie cerebrali (problemi circolatori, malattie infettive , neoplasie ecc..) Per la diagnosi definitiva è necessari escludere tutte le altre possibili cause. Per questo si eseguono analisi del sangue (emato-biochimico con elettroliti ed elettroforesi e sierologici per le malattie infettive quali FELV-FIV-Toxoplasmosi ecc..). Se dalle analisi non risulta nulla, per una diagnosi certa definitiva va eseguita una risonanza magnetica con prelievo del liquor. Considerando che, da quello che ho capito, sono diversi mesi che la gatta ha le crisi, che tra una crisi e l’altra e sana e che si tratta di una gatta giovane, l’ipotesi dell’epilessia primaria è la più probabile (ma non è comunque certa senza l’esclusione di tutti gli altri problemi). La terapia di questa patologia si mette in atto solo quando la gatta ha più di una crisi al mese o più crisi consecutive nella stessa giornate. In caso contrario si preferisce non mettere in terapia perché i possibili rischi della cura superano quelli che il gatto corre in corso di crisi.
Il mio consiglio è, se possibile, di approfondire in maniera da definire meglio la diagnosi e intraprendere una terapia solo se le crisi diventano più frequenti (o se dalle analisi troviamo una possibile diversa causa)
Cordiali saluti