
I conservanti sintetici e naturali usati negli alimenti di cani e gatti
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I conservanti sintetici e naturali usati negli alimenti di cani e gatti
L'alimentazione rappresenta un passaggio fondamentale del mantenimento di una buona salute perché fondamentalmente il corpo, che sia umano o animale, sfrutta l'alimento per creare un substrato organico.
Per garantire un'alimentazione corretta, salutare e bilanciata, non basta acquistare ciò che il palato del proprio cane o gatto preferisce, perché non necessariamente è anche il più sano; anzi, molto spesso gli alimenti molto sapidi sono anche quelli carichi di grassi saturi e di zuccheri, elementi alimentari che dovrebbero essere molto bassi in un piano dietetico animale adeguato. Inoltre, ad inficiare la qualità degli alimenti commerciali vi sono anche gli additivi alimentari e i conservanti chimici che, purtroppo, vengono addizionati per prolungare il mantenimento di un buono stato dell'alimento, ma risultano tutt'altro che benefici per l'organismo canino o felino.
Conservanti chimici e additivi alimentari: un miglioramento fittizio
La maggior parte delle case produttrici di pet food commerciali inseriscono nella composizione alimentare una quota di additivi e conservanti chimici per migliorarne la stabilità.
In alcuni casi queste sostanze vengono utilizzate anche per insaporire un cibo, per amplificarne gusto e aromi, ma anche per migliorarne le caratteristiche organolettiche.
I conservanti e gli additivi rappresentano almeno tre categorie di utilità pur non avendo alcun valore nutritivo: come emulsionanti agiscono impedendo la separazione tra grassi e acqua; come antiossidanti agiscono impedendo l'irrancidimento dei grassi; come coloranti ed aromi agiscono migliorando l'aspetto estetico e l'appetibilità.
Tra i conservanti sintetici più utilizzati nel pet food vi sono il BHT, il BHA, la trimetilchinolina, propilenglicole e il gallato di proprile.
Se da un lato questi conservanti chimici ed additivi alimentari non apportano benefici all'organismo, dall'altro anche un'assunzione quotidiana da parte di cani e gatti non comporta quanto meno una tossicità rilevante, tale da mettere a rischio la loro vita. E' il consumo a lungo termine, soprattutto del BHT, BHA e trimetichinolina che preoccupa, perché pur essendo presenti in quantità minime restano dei potenziali cancerogeni. La stessa FDA (Food and Drug Administration) ha stabilito che i quantitativi di conservanti chimici ed additivi alimentari potenzialmente dannosi vengano inserirti in dosi perfettamente dimezzate rispetto a quelle considerate accettabili. C'è però da sottolineare che le valutazioni su alcuni conservanti chimici e soprattutto sulla trimetilchinolina sono alquanto discordanti, perché da alcuni proprio quest'ultima è ritenuta la più sicura. Nella sua forma alimentare, infatti, la trimetilchinolina risulta stabile e di conseguenza sicura perché non si trasforma nell'alimento e non interferisce, nè interagisce, con altre sostanze naturali e/o chimiche presenti. In ogni caso va anche ricordato che la trimetilchinolina è presente, in quantità infinitesimale, anche nelle spezie ad uso umano il che dovrebbe far intendere che quote così basse non mettono comunque a repentagli la salute.
Conservanti naturali: efficacia e sicurezza
Per sopperire alla richiesta continua di formulazioni alimentari più sane e genuine anche per i cani e gatti, veri e propri componenti della famiglia, si è stabilito non solo di dimezzare i quantitativi di conservanti chimici, ma
alcune aziende hanno preferito adottare una politica gestionale e produttiva completamente diversa, intraprendendo la strada dei conservanti naturali.
Tra i conservanti naturali più utilizzati nelle nuove produzioni alimentari vi sono molte vitamine, tra cui la vitamina C o acido ascorbico e la vitamina E, in forma di vari tipi di tocoferolo, così come gli olii di garofano, rosmarino e le spezie.
L'utilizzo delle vitamine come conservanti apporta anche il vantaggio di sostanze benefiche che agiscono sull'organismo migliorando alcuni aspetti di quest'ultimo: nei gatti, ad esempio, la vitamina C contribuisce al mantenimento di una buona qualità visiva, mentre sia nel cane che nel gatto la stessa migliora l'assorbimento intestinale dei nutrienti contenuti nell'alimento. La vitamina E, invece, mentre agisce come conservante naturale, interviene anche nella protezione di cute e mantello e soprattutto nella prevenzione dell'invecchiamento cellulare, non visto da un punto di vista estetico ma da uno salutistico. Inoltre la vitamina E interagisce con la produzione degli acidi grassi omega 3 e omega 6, fondamentali per il corretto funzionamento delle membrane cellulari, della prevenzione verso le irritazioni cutanee, le allergie e le dermatosi generiche, oltre che importanti fattori di protezione della pelle.
Analogamente gli olii e le spezie favoriscono una velocizzazione del metabolismo basale, favorendo lo smaltimento di grasso corporeo eccedente e migliorando l'appetibilità dell'alimento mentre lo preservano da alterazioni qualitative.
L'utilizzo di conservanti naturali negli alimenti destinati a cani e gatti, però, riduce il tempo di conservazione perché risultano a lungo tempo meno stabili di quelli chimici, per questo motivo le aziende devono dichiarare un intervallo di scadenza più breve sulle confezioni.
Non è un caso che proprio a seguito di una scadenza più a breve termine le buste di croccantini o le lattine di umido vengono prodotti in formati più piccoli, per favorire uno smaltimento più rapido del proprietario ed un minor rischio di alterazione di qualità dell'alimento.
Con l'addizionamento di conservanti naturali nel pet food si è potuto constatare che l'insorgenza di patologie cutanee, allergie ed intolleranze alimentari, così come l'incidenza di infertilità nelle cagne si sono ridotte considerevolmente, dati che avvalorano la tesi secondo la quale un'alimentazione senza conservanti chimici ed additivi alimentari sia, a lungo termine, decisamente più salutare.
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Sulla base delle recensioni degli stessi consumatori proprietari di animali da compagnia, così come delle valutazioni scientifiche ottenute dalle aziende di pet food e dalle analisi biochimiche, si è ormai quasi certi che
la presenza di conservanti chimici negli alimenti per cani e gatti possa assemblarsi ad una scadente qualità degli alimenti stessi.
Infatti, la necessità di alcune aziende di utilizzare esclusivamente additivi alimentari sintetici e conservanti chimici potrebbe derivare dall'esigenza di camuffare una scarsa qualità delle materie prime che, inevitabilmente, vanno incontro ad un più rapido deterioramento organolettico, per cui l'azione dei conservanti naturali potrebbe risultare insufficiente. Su Pet Shop Store alimentianimalionline.it la qualità alimentare e la salubrità degli alimenti viene messa al primo posto per salvaguardare la buona salute dei nostri amici animali, motivo per cui
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