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La cioccolata al cane o al gatto, alimento estremamente pericoloso

La cioccolata al cane o al gatto, alimento estremamente pericoloso

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La cioccolata al cane o al gatto, alimento estremamente pericoloso

La Cioccolata Al Cane Alimento Estremamente Pericoloso

Difficile riuscire a mangiare tranquillamente quando due occhioni languidi ti guardano implorando: se il cane rimane accovacciato con il naso all'insu, aspettando che qualche briciola gli arrivi a tiro, il gatto arriva anche ad arrampicarsi sulle ginocchia ed addirittura sul tavolo per elemosinare qualche boccone prelibato. Dare al proprio animale il cibo che mangiamo noi è altamente sconsigliato per due motivi: per prima cosa rischiamo di trasformare il cane o il gatto in un animale obeso, con i relativi problemi di salute che questo comporta, ma la cosa più importante è che il loro organismo è diverso dal nostro e quindi non è in grado di assimilare alcune sostanze. Infatti alcuni alimenti della nostra tavola che per noi sono prelibati, possono risultare pericolosi per i nostri amici pelosi, a volta anche letali. Sono tanti gli alimenti considerati pericolosi per il cane e il gatto come la cioccolata, l'aglio e la cipolla, l'alcol, l'uovo crudo, l'avocado e persino l'uva. In questo articolo parleremo della cioccolata e cercheremo di capire perchè è così pericolosa per i nostri amici pelosi.

Cioccolata pericolosa per il cane e per il gatto

Perché il cioccolato è velenoso per cani e gatti

Se il gatto difficilmente è attratto dagli alimenti dolci, perchè ha difficoltà a percepirne il sapore, anche se ci sono alcuni che mangiano yogurt, crema pasticcera e brioche, il cane invece è proprio goloso: sono tanti i proprietari di cani che si vantano delle marachelle dei propri cani, raccontando che si sono "sbafati" la scatola di cioccolatini inavvertitamente lasciata in salotto o l'uovo di Pasqua, dopo averlo anche scartato per bene. Spesso sentiamo dire che la cioccolata è velenosa sia per i cani che per i gatti, ma si tratta di una leggenda metropolitana o questo alimento tanto prelibato fa davvero male ai nostri amici pelosi? La risposta è sì, la cioccolata è altamente velenosa sia per il cane che per il gatto, ma anche per il cavallo ed altri animali. In realtà non è l'alimento in se stesso ad essere pericoloso per il cane o per il gatto, ma le sostanze in esso contenute. La cioccolata, come anche il caffè ed il tè, contiene varie sostanze eccitanti, come la teobromina, la caffeina e la teofillina. Si tratta di alcaloidi naturali che fanno parte delle metilxantine e che svolgono un'azione stimolante sul sistema nervoso centrale: nella cioccolata l'alcaloide presente in dose maggiore è la teobromina. Se l'organismo umano è capace di metabolizzare in tempi brevi questo alcaloide, così non è per il cane ed il gatto: la sostanza rimane troppo a lungo nel loro organismo, causando danni gravi al sistema nervoso ed ai reni.

Studi scientifici hanno dimostrato che nell'uomo la concentrazione di teobromina nel sangue dopo 7 ore è dimezzata, mentre nel cane questa sostanza è ancora presente in alte concentrazioni dopo ben 17 ore.

 La cioccolata al gatto, alimento estremamente pericoloso

Quantità ingerite ed effetti della teobromina

La causa principale per cui cani e gatti non riescono a metabolizzare la teobromina come l'uomo è la diversa efficienza di un enzima, denominato citocromo P450. Questo enzima è preposto al degradamento delle sostanze e anche nell'organismo umano funziona con differente efficienza: è molto più attivo infatti nelle donne e negli individui di pelle scura. Negli animali questo enzima è molto meno attivo e questo fa sì che la teobromina si accumuli e diventi tossica. La concentrazione nel sangue della sostanza, il diverso grado di metabolizzazione e quindi la differenza di tossicità, dipende poi anche dal peso corporeo dell'individuo che ha ingerito la sostanza. Gli alcaloidi che appartengono alle metilxantine sono dannosi anche per l'uomo: quando si parla di effetti dannosi è sempre bene ricordare quello che diceva Paracelso, il celebre medico ed astrologo svizzero, ovvero è "La dose che fa il veleno". Se per l'uomo la dose tossica di sostanze eccitanti è quantificata in 180 grammi di caffeina, ovvero pari a 55 caffè, per un cane, che pesa molto meno, possono bastare piccole quantità. La pericolosità dell'ingestione riguarda anche il tipo di cioccolata: nel cioccolato al latte la quantità di teobromina è molto minore che in quello fondente, che ne contiene in dosi davvero elevate. Il cacao in polvere, quello che usiamo normalmente in cucina per fare le torte, è quello più tossico per gli animali. Se inavvertitamente un cane di grossa taglia ingerisce un cioccolatino non succede niente, se invece un gatto si mangia mezza tavoletta di cioccolato, deve essere ricoverato d'urgenza.

Per quanto riguarda il cioccolato bianco o al latte, la dose per intossicare un animale di 20 chili è di un chilo, mezzo chilo per intossicare un animale di 10 chili.

Per quanto riguarda il cioccolato fondente, la dose per intossicare un animale di 20 chili è di appena 120 grammi, 60 grammi per intossicare un animale di 10 chili.

Per quanto riguarda invece il cacao in polvere, ne bastano appena 60 grammi per intossicare un animale di 20 chili.

Cosa fare se il cane od il gatto mangiano cioccolata?

Cosa fare se il cane o gatto ha mangiato della cioccolata e tempistiche di intervento

I sintomi dell'ingestione di cioccolata sono affanno, agitazione, aumento del battito del cuore, convulsioni, spasmi muscolari, diarrea, incontinenza, sete eccessiva, tremori, fino ad arrivare all'infarto ed alla morte dell'animale.

La tempestività di intervento è tutto in casi come questi: entro brevissimo tempo la teobromina entra in circolo, raggiunge le pareti gastrointestinali ed inizia ad essere assorbita ed a quel punto purtroppo non si può fare più niente. Se dovessi cogliere sul fatto il cane che si mangia della cioccolata lasciata per sbaglio alla sua portata o trovi sul pavimento la carta dei cioccolatini, la cosa da fare subito è tentare di farlo vomitare. Per fare questo devi somministrare al cane o al gatto dell'acqua nella quale avrai sciolto del sale grosso, oppure dell'acqua ossigenata. Nel caso in cui l'animale entro dieci minuti non riesca a vomitare, devi portarlo subito dal veterinario che provvederà a somministrargli dei farmaci emetici, ovvero che inducono il vomito. Se non hai le prove che abbia mangiato della cioccolata, ma l'animale presenta i sintomi sopra indicati, devi tempestivamente portarlo dal veterinario: il cane o il gatto verrà sottoposto a lavanda gastrica e poi ad un trattamento disintossicante per contrastare l'avvelenamento. Se l'animale ingerisce solo una piccola quantità di cioccolata ed ha solo un po' di diarrea non succede niente, ma ricordati che la teobromina rimarrà in circolo e che quindi al prossimo assaggio potrà stare male. Purtroppo chi vive con un cane sa quanto questo possa essere goloso e vorace: i cani possono arrivare ad ingurgitare fino al 10% del proprio peso corporeo di cioccolata. Come sempre è fondamentale la prevenzione: se ogni tanto ti vuoi concedere qualche cioccolatino, è bene però che poi ti premunisci di tenere la scatola fuori della portata del cane o del gatto, per evitare conseguenze gravi. Vivere con un cane o con un gatto significa prendersi cura di loro, anche se questo a volte può comportare qualche sacrificio.

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  •  Commenti ( 1 )
Maddalena
 Maddalena
Articolo interessantissimo! Sapevo qualcosa circa la pericolosità della cioccolata per cani e gatti, ma non immaginavo fino a che punto e non pensavo che anche una piccola quantità potesse essere fatale. Soprattutto con l'avvicinarsi della Pasqua e relative uova di cioccolata in circolazione per casa è di fondamentale importanza sapere come comportarsi. Grazie per le preziose indicazioni sul da farsi in casi di emergenza!!!
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