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La corretta alimentazione del gatto, un carnivoro nelle nostre case

La corretta alimentazione del gatto, un carnivoro nelle nostre case

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  Gatto Alimentazione

La corretta alimentazione del gatto, un carnivoro nelle nostre case

La Corretta Alimentazione Del Gatto, Un Carnivoro Nelle Nostre Case

Il gatto, un carnivoro nelle nostre case, richiede una giusta alimentazione ed è molto pretenzioso. La natura gli ha donato denti affilati e una struttura mandibolare predisposta per degustare un'alimentazione a base di carne e pesce. Affinchè esso cresca sano e forte, occorre assicurare una dieta giornaliera, introducendo nel suo menù proteine animali che, affiancate alle sostanze di origine vegetale, donano gli elementi nutritivi di cui ha bisogno.

 

La corretta alimentazione del gatto e il suo apparato digerente

I gatti, carnivori per eccellenza, sono dotati di necessità alimentari diverse dagli onnivori. Ciò significa che il gatto necessita di una gran quantità di proteine animali, da cui ne trae il sostentamento, non essendo in grado di utilizzare le proteine vegetali. Le proteine tratte dai tessuti animali hanno un valore nutritivo completo. Mentre gli onnivori riescono a compensare nella loro dieta, il fabbisogno giornaliero introducendo i componenti delle proteine vegetali, i gatti devono escludere tale incremento.

Per comprendere le esigenze del gatto, garantendogli un'alimentazione corretta, fondamentale per il proprio benessere, è opportuno approfondire l'anatomia del loro sistema digerente, analizzando le differenze che incombono con l'apparato digerente onnivoro. L'apparato digerente del gatto dà il via alla digestione, che inizia nella cavità boccale. Il cibo frammentato dai denti, con l'aiuto del palato e della lingua, viene trasformato in bolo dagli enzimi salivari. Il boccone ingoiato percorre l'esofago, fino a giungere nello stomaco, dove continua la digestione.

Qui verrà trasformato in una massa fluida detta "chimo", grazie alla secrezione di acido cloridico altamente acido.

Questa produzione di enzimi digestivi, tra cui la "pepsina", crea una barriera naturale che preserva i carnivori dalle infezioni digestive: ecco perchè essi sono capaci di digerire anche la carne cruda. Lo stomaco del gatto è molto grande e copre addirittura il 60% del suo peso. Abituato a procacciare in natura prede intere, come topi, uccellini, questo organo è predisposto ad accogliere il cibo, dilatandosi. Oltre ad essere grande, lo stomaco del felino è molto acido, proprio per permettere all'organismo di digerire piume, parti ossee, pelle, per poi ricavarne le sostanze nutritive.

Le caratteristiche anatomiche dell'intestino dei carnivori sono individuate nella lunghezza, in quanto il tratto gastro-intestinale nei carnivori risulta corto e la sua struttura è predisposta per digerire grassi animali e proteine. Un tratto digerente breve permette di digerire velocemente la carne: il processo di degradazione delle proteine avviato già nello stomaco grazie all'acido cloridico, prosegue nell'intestino tenue, grazie alle secrezioni enzimatiche di fegato e pancreas. 

Gli onnivori, molto simili ai carnivori, sono capaci di assimilare maggiori sostanze nutritive, avendo la possibilità di effettuare una dieta più varia, che include oltre alle proteine animali, anche i glucidi di tipo vegetale e l'amido, che viene digerito ed espulso nelle feci. Gli onnivori presentano un tratto intestinale di media lunghezza. É qui che si svolge la digestione enzimatica, accompagnata da processi microbiotici di una certa entità. La masticazione negli onnivori fa sì che l'alimento già sminuzzato in bocca, sia più facilmente attaccato dall'azione idrolizzante degli enzimi. A ciò si accompagna una produzione salivare che tende ad ammorbidire il cibo, lubrificandolo per produrre il bolo.

A differenza degli onnivori, i carnivori e in particolare i gatti, presentano nell'anatomia dell'apparato intestinale, una carenza di enzimi che rendono indigeribili gli amidi. La saliva dei felini possiede una consistenza vischiosa e non ha potere digestivo sugli amidi: questa saliva mucosa facilita il passaggio degli alimenti nell'esofago.

Se l'intestino tenue del gatto, la parte destinata all'assorbimento delle sostanze nutritive, non è molto differente da quello onnivoro, non vale lo stesso discorso per l'intestino crasso, in quanto proprio questa parte risulta più corta.

Negli onnivori sono proprio i batteri che si trovano nell'intestino crasso a scomporre le fibre, nei gatti l'intestino non riesce a svolgere questa funzione. Ecco perchè esso dovrà assumere piccole quantità di fibre, facilmente digeribili.

Se gli onnivori sono in grado di sopravvivere anche senza carne, i gatti senza carne giungono alla morte: ciò è dovuto all'incapacità che i felini hanno nel produrre un amminoacido, la "taurina". La mancanza di questa sostanza può provocare carenze agli occhi e al cuore. Risultando di vitale importanza, il gatto assume questo amminoacido dalle proteine della carne.

Se i carnivori sono dotati di mascelle sviluppate e denti affilati, in grado di strappare la carne, gli onnivori invece presentano una conformazione dentale formata da molari piatti e denti predisposti a triturare i vegetali. Le mascelle dei carnivori, a differenza degli onnivori che praticano la masticazione, sono incapaci di effettuare un movimento laterale, anche se l'articolazione che garantisce un'ampia apertura boccale, gli consente di ingerire bocconi interi. Ecco perchè i gatti non preferiscono mangiare bocconi troppo grandi, dato che non masticando, ingoiano il cibo in pezzi interi.

Alimentazione gatti e indice glicemico

Alimentazione gatti e indice glicemico

La miglior dieta per ogni essere è quella stabilita dalla natura: ogni specie vivente nasce con una conformazione fisica specifica, che gli consente di nutrirsi in base alle proprie peculiarità. Abbiamo già accennato che i gatti non sono in grado di metabolizzare gli alimenti vegetali, analizziamo ora il motivo per cui i cereali risultano cibi difficilmente digeribili per il felino. Gli amidi per i gatti oltre a non essere digeribili, producono tossine nell'organismo dell'animale, divenendo addirittura tossici. Queste sostanze nocive producono dei batteri che si attaccano ai denti che, trasformandosi in placca, provocano l'infiammazione delle gengive e l'insorgere di alito cattivo.

La scarsa digestione dei cereali può provocare patologie più gravi, in quanto alcune sostanze di scarto possono finire anche nella circolazione sanguigna, arrecando diarrea, infezioni cutanee, cardiopatia e malattie epatiche. I gatti d'appartamento che abusano nella loro dieta di cereali, sono più soggetti all'obesità.

La predisposizione dei felini ad assumere piccole percentuali di carboidrati, si esprime in natura osservando i gatti liberi: essi, sempre in attività nel procacciarsi cibo, bruciano più energie, abbassando il loro indice glicemico. Come si esprime questo valore?

L'indice glicemico è una percentuale numerica che misura la velocità della digestione e la capacità di assorbimento dei carboidrati, con conseguente effetto sulla glicemia, il livello del glucosio nel sangue.

I gatti d'appartamento, più sedentari, devono essere seguiti con una dieta che garantisca il giusto apporto proteico e prediliga di trarre i carboidrati semplici dalla frutta e dalla verdura, che saranno trasformati in energia benefica per l'apparato muscolare.

Il consumo di energie in casa cammina di pari passo con la riduzione delle calorie: il micio casalingo, dormendo più ore, brucia meno calorie, rischiando di accumulare i grassi. Inoltre a incidere sul consumo di energie, incorre anche l'habitat dell'animale: un ambiente casaligno più riscaldato provoca l'assenza della giusta termoregolazione, facendo sì che il gatto sia più sedentario.

Un indice glicemico elevato quindi risulta la causa dell'accumulo dei chili di troppo. Ciò è dovuto alla capacità che ha il pancreas di produrre più insulina, per abbassare i livelli di glicemia. Ecco perchè prediligere cereali a basso contenuto glicemico anche per la dieta dei nostri felini, come verdura e frutta, solitamente integrati nel cibo secco di qualità, alzano i livelli di glicemia poco per volta, evitando che gli zuccheri siano convertiti in grasso.

Farmina N&D Low Grain Feline Agnello E Mirtillo Farmina N&D Low Grain Feline Pollo E Melograno Farmina N&D Low Grain Feline Merluzzo E Arancia

Alimentazione gatto: croccantini Farmina N&D Low Grain

Nasce così l'esigenza di praticare una corretta alimentazione, salutare e nutriente, ricca di proteine e povera di cereali, che includendo sali minerali e vitamine, preserverà la salute del gatto, facendolo crescere sano e in forma.

I croccantini per gatti Farmina N&D Low Grain si distinguono per genuinità e completezza, in quanto risultano un cibo per gatti a basso contenuto di carboidrati, farro e avena ricavati da coltivazioni non soggette agli OGM. La composizione dei croccantini dona al gatto di origine carnivora, il giusto apporto di sostanze nutritive.

Le crocchette Farmina N&D Low Grain, costituite dal 60% di carne, pollo e pesce freschi di ottima qualità, prediligono cibi trattati con speciali tecniche che garantiscono una naturale essiccatura. L'aringa e l'olio di pesce forniscono al gatto sostanze nutritive preziose per una crescita sana: l'acido linoleico, gli Omega 3 e le proteine.

La bassa percentuale di carboidrati al 20% stabilizza i valori della glicemia, preservando la salute del gatto dal rischio di malattie gravi e difficilmente gestibili, come il diabete.

L'abbinamento con frutta e verdura per il 20% assicura i minerali e le vitamine: in particolar modo la presenza dei mirtilli rossi introduce nel cibo per gatti la vitamina C e i flavonoidi.

L'alimentazione gatto sarà così più bilanciata, innalzerà le difese immunitarie del felino, rinforzerà la muscolatura, favorirà una più veloce digestione, grazie alla presenza di integratori di L-Carnitina che facilita la digestione. Per gli amici carnivori i croccantini Farmina N&D Low Grain, gustosi e appetitosi, sono arricchiti da anti-ossidanti naturali, che riducono l'invecchiamento delle cellule, soprattutto nei gatti di una certa età. L'integrazione della condroitina e glucosamina garantiscono buona salute alle articolazioni, permettendo movimenti più agili.

Un fattore importante che evidenzia ulteriormente i pregi di questo cibo per gatti, è il dato "cruelty free", contraddistinguendo un prodotto genuino che non è stato sperimentato in modo crudele sugli animali. Studi scientifici hanno dimostrato che i gatti che presentavano problemi fisici, passando da un'alimentazione fatta di cibi crudi, alla somministrazione di crocchette, hanno riscontrato dei miglioramenti nel loro stato di salute.

L'eliminazione dei conservanti dalla composizione degli alimenti per gatti preserva il micio dal rischio di contrarre malattie gravi, come il cancro allo stomaco, problemi alla vescica o alla tiroide. Sappiamo che per alimento genuino e di qualità si intende anche un tipo di crocchette per gatti che non include nella sua composizione, scarti ossei, unghie, piume e residui di macellazione, che spesso sono aggiunti nei croccantini di scarsa qualità. Scarsamente digeribili e pericolosissimi per la salute del proprio micio, questa composizione innesca la produzione di "aflatossine", micotossine che possono procurare anche la morte dell'animale domestico.

L'utilizzo di nutrienti sani e genuini come i croccantini Farmina N&D Low Grain evita in modo drastico e sicuro il rischio di malattie ai reni, al fegato degli amici gatti.

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