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La piometra del cane, cosa è, cause e rimedi. Esempio pratico

La piometra del cane, cosa è, cause e rimedi. Esempio pratico

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  Cane Veterinario

Salve avrei una domanda da farle, ho lasciato il mio cane bull terrier femmina in affido ad un caro amico per un trasferimento di lavoro. Il cane ha sette anni ed è sempre stato con me. L'ho acquistato che aveva circa 4 mesi, questo mio caro amico mi ha detto che hanno dovuto operarla d'urgenza di piometra. Il veterinario sostiene a causa delle troppe cucciolate, peccato che io non l'abbia mai fatta montare nemmeno una volta!!! Non ha mai avuto cuccioli con me!! Ma ha sostenuto che una volta aperta era evidente che le cucciolate erano almeno 6. Mi chiedo come può essere possibile?
Grazie se vorrà rispondermi.
Sono molto preoccupata e tra una settimana fortunatamente avrò il mio cane a casa.

cordiali saluti

Risposta del Veterinario dott. Fabio Aleandri

Gentile Sig.ra,
Con piometra indichiamo una patologia caratterizzata da una infezione batterica uterina. Colpisce un po’ tutte le specie, ma è particolarmente frequente nella cagne. Di base un ruolo importante lo rivestono gli ormoni, in particolare il progesterone. Quest’ultimo ha diversi effetti sull’utero subito dopo l’estro (calore). In prima istanza stimola le ghiandole dell’endometrio (la parte interna dell’utero) che così producono una secrezione molto nutriente (c.d. latte dell’utero) che serve a nutrire gli embrioni nei primi giorno fino all’impianto; riduce poi la contrattilità della muscolatura dell’utero, mantiene la cervice chiusa e riduce l’attività del sistema immunitario. Tutto questo serve ad accogliere l’embrione e portare avanti la gravidanza. Tuttavia si creano anche le condizioni ottimali per cui batteri, provenienti dalla vagina al momento del calore o già presenti nell’utero, possano proliferare e portare all’infezione. Anche gli estrogeni favoriscono il processo aumentano i recettori del progesterone e quindi il suo effetto.

Perché questo avviene più spesso nei cani? perché il ciclo ormonale delle cagne è piuttosto peculiare. Infatti in generale nelle femmine, se non si ha una gravidanza, la produzione di progesterone diminuisce rapidamente dopo l’estro (ovulazione) e la stimolazione sull’utero è limitata. Nella cagna invece viene prodotto per circa 60 giorni esattamente come succede nella gravidanza e quindi la stimolazione è maggiore. Esistono poi dei fattori predisponenti. Tra i più frequenti la c.d. iperplasia endometriale cistica, patologia caratterizzata da un inspessimento della parete uterina nel cui interno appaino molteplici cisti. La causa è sempre la stimolazione progestinica. La piometra è spesso secondaria a iperplasia cistica ma le due cose non sono sempre correlate (ci sono piometre senza iperplasia di base e il riscontro di iperplasia non indica contestualmente sempre la presenza di infezione). Altri fattori sono le cisti ovariche (sia che producano estrogeni che progesterone) e ripetuti trattamenti per prevenire o bloccare i calori (trattamenti che andrebbero evitati).

Le ripetute gravidanze non sono un fattore predisponente alla piometra.
Riguardo la possibilità di stabilire il numero di gravidanze francamente io avrei qualche dubbio. In generale si può capire se ci sono state gravidanze, ma è difficile quantificarle. Se con lei la cagnolina non ha avuto cuccioli le cose sono due o è rimasta gravida mentre era in affido oppure il collega ha trovato un utero alterato in maniera da simulare molteplici gravidanze (può succedere).

Riguardo la prognosi se la chirurgia è andata bene la cagnolina ha ottime possibilità di riprendersi completamente e fare una vita più che normale. Le complicazioni (superato il post operatorio) più comuni sono due: l’incontinenza urinaria e le patologie del moncone. L’incontinenza urinaria post sterilizzazione si osserva nel 10-20% delle cagnoline sterilizzate, più comunemente in quelle operate precocemente (prima dell’anno o comunque del primo calore). Il problema se presente, si può risolvere con l’impiego di farmaci o con una chirurgia correttiva (colpo sospensione). Le patologie del moncone dell’utero, cioè alla parte di cervice e, a volte, di utero che rimane dopo l’asportazione, sono più frequenti se non si asportano, volutamente o involontariamente, le ovaie nella loro interezza. A volte si lascia un ovaio per prevenire l’incontinenza, oppure può accadere che parti, anche piccole, di tessuto ovarico rimangano accidentalmente nella loro sede. Questo fa si che i cicli continuino stimolando il moncone con conseguenti infezioni locali. In qualche caso invece sul moncone si può formare un granuloma a volte anche di dimensioni notevole, la risoluzione di questi problemi è chirurgica.
Quindi se è andato tutto bene e non ci sono le complicazioni sopracitate, la cagnolina non dovrebbe avere più problemi.

Cordiali saluti

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  •  Commenti ( 14 )
Fabio
 Fabio
Buongiorno , c'è solo il rischio di un maggiore sanguinamento, ma in realtà è un rischio minimo. Ne teniamo conto quando si tratta di una sterilizzazione, quindi un intervento che possiamo programmare quando vogliamo e quindi va fatto nel momento migliore. In caso di patologia , quindi di una chirurgia che non può essere posticipata , non ha grande importanza. Cordiali saluti
Stefania
 Stefania
Grazie, per evitare che questa piometra peggiori credo opterò per l'intervento anche in un periodo "non idoneo". Anche se la paura è tanta. La vascolarizzazione di cui parla è un rischio in corso di intervento o in convalescenza?
Fabio
 Fabio
Generalmente per una normale sterilizzazione preferiamo evitare la fase estrale nonché il periodo precedente e successivo. Infatti il momento migliore per eseguire un intervento programmato di sterilizzazione è intorno a 3 mesi dalla fine del calore precedente(ma può variare un po' in base al ritmo dei calori della singola cagnolina). Facendo l'intervento vicino al calore il rischio è legato alla maggiore vascolarizzazione dell'utero e quindi a maggiori possibili problemi di sanguinamento. Tuttavia se dobbiamo sterilizzarle per un problema patologico questo rischio (minimo) non ha importanza a fronte del ben maggiore rischio legato alla patologia. Cordiali saluti
Stefania
 Stefania
Grazie per la risposta. Mi saprebbe dire cosa può comportare un intervento in fase di estro? Può essere pericoloso o avere conseguenze?
Fabio
 Fabio
Gentile Sig.ra Stefania. Non so dirle se il problema della piometra sia effettivamente presente senza vedere l'ecografia. Generalmente questa infezione dell'utero si manifesta dopo un paio di mesi dal calore, ma non possiamo escludere problemi anche più precocemente. I sintomi che mi descrive (aumento della sete e dell'urinazione) di solito sono presenti ma non sempre . Purtroppo non posso aiutarla più di questo mi dispiace. Cordiali saluti
stefania
 stefania
Buongiorno, ieri ho portato la mia meticcia di 8 mesi (4,5kg - sottopeso) a fare eco perchè da 3 mesi ha inappetenza e nausea, non risolta con farmaci. E' entrata in calore il 7 giugno e per 10 giorni ha avuto perdite ematiche, ora non ha più perdite, ma si lecca moltissimo la vulva, che è ancora lievemente gonfia, e marca il territorio esterno. Da eco non hanno riscontrato nulla correlato ai sintomi digestivi, ma hanno visto un inizio di piometra. Vorrebbero sterilizzarla domani ma io ho molta paura perchè mi pare troppo vicino al calore come intervento e non beve e urina molto come descritto nei sintomi. HO molta molta paura di farle fare un intervento che possa non tollerare e di contro ho paura che questa piometra peggiori. Sapete darmi qualche parere?
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