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La rogna rossa del cane, cosa è, come comportarsi. Esempio pratico

La rogna rossa del cane, cosa è, come comportarsi. Esempio pratico

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  Cane Veterinario

Salve, ho appena terminato una lunga cura per il mio cucciolo, dopo essergli stata diagnosticata la rogna rossa. Il veterinario mi aveva rassicurata che non ci sarebbe stato pericolo di contagio né per l'altro cane, né per noi umani. Ma da tre giorni, noto che l'altro cane si gratta, ha delle lesioni, perdita di pelo e rossore su zampe, orecchie e rossore sulla pancia. Com'è possibile che sia avvenuto il contagio?
Grazie



Risposta del Veterinario Dott. Fabio Maria Aleandri

Gentile Sig.ra ***
La rogna rossa o demodicosi è una patologia legata ad un acaro Demodex canis. Questo parassita vive all’interno dei follicoli piliferi. L’infestazione avviene quando i cani sono piccoli, durante l’allattamento, con acari provenienti dalla pelle della mamma. Tra cani adulti la trasmissione avviene molto difficilmente, richiedendo contatti molto stretti (come quelli appunto tra mamma e cuccioli). Quindi non è completamente corretto dire che la trasmissione tra cane e cane non è possibile. In realtà questa avviene durante l’allattamento(altrimenti la malattia non si propagherebbe). E’ corretto invece dire che la trasmissione tra adulti è molto difficile.

Il parassita nella maggior parte dei casi, vive come commensale sul cane. Cioè esistono molti cani infetti (in alcuni studi sembra che quasi tutti lo siano), ma che nella maggioranza dei casi questi non presentano sintomi clinici. Il parassita vive nei follicoli piliferi come commensale e questo può andare avanti per tutta la vita del cane. Solo in alcuni soggetti è possibile riscontrare una forma patologica. Esistono due tipi di demodicosi clinica la forma localizzata e quella generalizzata.

La forma localizzata è una patologia di lieve entità che colpisce i cani giovani ed è caratterizzata dalla presenza di alcune aree (2-3) parzialmente depilate localizzate soprattutto sulla testa, collo ed estremità, generalmente non pruriginose (a meno che non si complichino con piodermiti).

La forma generalizzata invece si distingue in giovanile (se colpisce soggetti giovani) e in una forma dell’adulto. I sintomi clinici sono, perdita di pelo a chiazze o diffuso, la pelle appare arrossata, squamosa con presenza di lesioni pustolose o di papule a volte con cellulite ed edema. Il cane presenta forte prurito, può avere febbre, abbattimento, anoressia. Questi sintomi dipendono dallo sviluppo di complicazioni a batteri e/o lieviti (Malassezia).

Le forme generalizzate sono molto gravi, soprattutto quelle degli anziani e, a volte non curabili. Le forme generalizzate sono probabilmente legate a disturbi del sistema immunitario del cane e spesso sono la conseguenza di altre malattie che provocano immunosoppressione. Le forme degli adulti sono più gravi perché secondarie ad altre patologie gravi (per es. diabete, ipercorticosurrenalismo, neoplasie ecc..)

Riguardo la terapia oggi abbiamo diverse possibilità che vanno dalle spugnature locali con amitraz all’impiego di farmaci per bocca (per es milbemicina, sorolaner, fluralaner ecc..), in associazione con antibiotici, antimicotici, antipruriginosi ecc..
Le forme localizzate spesso regrediscono spontaneamente nel giro di 6-8 settimane e si può provare ad aspettare e vedere se si risolvono senza terapie (se, ovviamente, il cane non ha disturbi)

Venendo al suo caso bisogna capire se effettivamente il secondo cane è affetto da questa patologia, i sintomi infatti possono dipendere da altre cause (allergie, infezioni ecc..) Inoltre bisognerebbe essere sicuri della diagnosi. Infatti sintomi simili possono dipendere anche dalla rogna sarcoptica (scabbia) questa si molto contagiosa da cane a cane. La trasmissione tra cani che non sia tra mamma e cuccioli è molto difficile, ma soprattutto, qualora avvenisse, la maggior parte dei cani infetti non manifesta sintomi clinici (se non c’è sottostante un qualche problema). Tenendo poi conto che, come abbiamo visto, la stragrande maggioranza dei cani ha già i suoi Demodex. Per questo ritengo molto poco probabile che i sintomi del secondo cane dipendano dalla trasmissione di demodex da parte del cucciolo. Tuttavia ricordiamoci sempre che in medicina il poco probabile non corrisponde mai a zero, per cui potrebbe anche succedere che in casi del tutto eccezionali possa esserci anche una trasmissione del parassita seguita da una malattia conclamata.
La trasmissione all’uomo del Demodex canis non è riportata, ma noi abbiamo altri due Demodex folliculorum e brevis che vivono come commensali nei bulbi piliferi soprattutto nelle sopracciglia.

Cordiali saluti

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