
L’alimentazione del gatto nelle varie fasi della vita
Gattino, gatto adulto e gatto anziano: le differenze nell'alimentazione
Pensare di poter somministrare sempre lo stesso cibo al proprio gatto, indipendentemente dalla sua età, potrebbe rappresentare un grave errore di valutazione. L'organismo del gatto, infatti, si sviluppa, cresce e cambia in ogni fase della sua vita, comportando anche diverse richieste alimentari ed esigenze nutrizionali.
Nello specifico, il gattino si trova nella piena fase di sviluppo, momento in cui le ossa ancora tenere e con porzioni cartilaginee devono ossificarsi, i muscoli devono svilupparsi e il sistema immunitario deve rafforzarsi. In questa fase, quindi, il gattino tende ad essere molto giocoso ed energico, per questo consuma grandi quantità di calorie che vanno prontamente rimpiazzate con una corretta alimentazione.
Per tutte queste ragioni, il gattino dai 2 mesi di vita fino ai 12, deve essere alimentato con un apposito mangime Kitten, formulato specificatamente per le fasi di crescita, ad alto contenuto calorico e con integrazioni vitaminiche indispensabili.
Dall'anno di vita in poi, invece, il gatto può considerarsi adulto e ben si noteranno le modifiche comportamentali e fisiche, che richiederanno un nuovo tipo di apporto nutrizionale. Il gatto adulto mostrerà ancora momenti di gioco e consumo energetico, ma molto più limitati rispetto al gattino ed alternati soprattutto a lunghe ore di sonno, che nel gatto adulto raggiungono anche le 18 ore al giorno. In questa fase è dunque essenziale un mangime Adult. Il gatto può considerarsi anziano dai 12 anni in poi, momento in cui è necessario difendere preventivamente la funzionalità renale con un mangime Senior, a basso contenuto di fosforo e proteine.
I mangimi per gatti d'appartamento e gatti da esterno
L'alimentazione di mantenimento dei gatti adulti non può essere uguale per tutti se ci sono soggetti che vivono in appartamento e soggetti che vivono in ambiente esterno. Quest'ultimi, infatti, tenderanno inevitabilmente a consumare molte più energie per la semplice lotta di sopravvivenza che il loro istinto impone.
Un gatto che vive in giardino o all'esterno sarà più propenso a correre, arrampicarsi sugli alberi, rincorrere animaletti o sfuggire a cani, ecco perché avrà bisogno di un'alimentazione specifica denominata Outdoor, capace di reintegrare tutte le energie spese in una vita all'esterno. Un gatto che vive fuori, inoltre, è più soggetto ai cambiamenti di temperatura stagionale e a forme di termoregolazione corporea che, inevitabilmente, richiedono un ulteriore consumo di energie e calorie.
Al contrario, un gatto d'appartamento tende a sonnecchiare molto di più, a fare lunghe dormite sul letto o sul divano, a muoversi molto poco e a mangiare di più e più spesso, proprio per questo sarebbe opportuno evitare il sovrappeso e somministrare un cibo molto più leggero e dietetico, come un Indoor.
Nella maggior parte dei casi, poi, i gatti d'appartamento tendono anche ad essere castrati (i maschi) o sterilizzati (le femmine), per questo bisognerebbe porre ancora più attenzione al peso, maggiormente soggetto ad un aumento anche spropositato. In questi soggetti spesso può essere addirittura utile proprio un alimento Light.
Vantaggi e svantaggi delle formulazioni secche e umide
L'alimentazione del gatto dovrebbe essere sempre a base di mangimi di elevata qualità che gli permettano di assumere tutti i nutrienti indispensabili a sostenere la crescita, l'efficienza funzionale dei vari organi, vitali e non, e ad integrare un apporto alimentare di base ma completo.
Ci sono proprietari che tendono ad utilizzare solo il secco ed altri che preferiscono unicamente la formulazione umida, ma entrambe sono prodotti nati con uno scopo preciso. I croccantini hanno una formulazione secca con bassa quantità di acqua, questo fa sì che il micio sia costretto a masticare e a dissetarsi separatamente. L'atto della masticazione risulta fondamentale per mantenere sani e puliti i denti, per un semplice sfregamento meccanico che impedisce la deposizione di placca e tartaro.
Dunque il cibo secco ha senza dubbio questo immenso vantaggio, insieme a quello di non subire modificazioni organolettiche se esposto all'aria, di essere sempre appetibile e di costituire un supporto nutrizionale completo. Di contro, però, il gatto beve poco già per natura e con il secco riduce ulteriormente la quantità di acqua ingerita.
L'umido invece diventa un alimento molto più appetibile e spesso preferito dai gatti che non amano masticare il cibo. Il profumo è più invitante e il sapore più intenso, ma tende a subire modificazioni all'aria e a favorire la deposizione di tartaro e placca nei soggetti predisposti, perché viene completamente a mancare l'atto masticatorio. Presenta però l'enorme vantaggio di apportare grandi quantità di acqua all'interno del cibo stesso, che idratano il corpo del gatto.
Mix tra secco e umido, la soluzione perfetta
Visto che entrambe le formulazioni alimentari previste per i gatti presentano vantaggi e qualche piccolo svantaggio,
la soluzione migliore sarebbe quella di non bandire nessuno dei due ma, anzi, di utilizzarli in combinazione.
Le crocchette per il gatto, non essendo deteriorabili al calore, al freddo, alla luce o semplicemente all'aria, possono essere tranquillamente lasciati nella ciotola e messi a disposizione tutto il giorno: quando il gatto avrà fame, anche in assenza del suo proprietario, saprà come saziare il proprio appetito.
La formulazione umida di cibo per gatti, invece, può essere somministrata alla mattina o alla sera, come pasto integrativo e gratificante, che permette al micio di appagare anche il suo difficile palato. L'umido, proprio perché costituisce uno degli alimenti per gatti più appetibile, potrebbe anche essere somministrato come forma di premio o ricompensa nel momento in cui il micio si avvicina al proprio richiamo, o esegue un comando come un animale da compagnia esemplare.
Per evitare che il cibo umido si deteriori all'aria, sarebbe buona norma metterne una piccola manciata nella ciotola ed aspettare che il gatto la finisca; se dovesse chiederne ancora si potrà aggiungerne un'ulteriore piccola quantità, altrimenti si potrà riporre la lattina in frigorifero, ben coperta da un velo di pellicola da cucina, per poi ripresentargliela al successivo pasto umido.
Il consiglio è quello di non far mai abituare il gatto ad un solo tipo di formulazione, ma spaziare tra l'una e l'altra, traendo i vantaggi che entrambe le composizioni riescono ad apportare.