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Tumore del cane e carboidrati, quale cibo dare per non alimentare la neoplasia?

Tumore del cane e carboidrati, quale cibo dare per non alimentare la neoplasia?

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  Cane Alimentazione

Salve ho letto l’articolo del vostro Blog sul tumore, secondo lei che genere di carboidrato posso dare al mio cane per non alimentare il tumore?

Io ho sempre dato riso e carne o scatoletta, sto dando uno sciroppo all’aloe ma ha del glucosio quindi meglio non darglielo?

Grazie molte per la risposta

Risposta Tumore del cane e carboidrati, quale cibo dare per non alimentare la neoplasia?

L’alimentazione nella gestione delle neoplasie può avere un suo ruolo. Dipende molto dal tipo di tumore, dalle terapie in atto e dalla situazione generale del cane (per es. presenza di altre patologie). Per questo motivo la decisione su cosa dare o non dare va presa insieme al collega oncologo e all’internista che segue il caso.
In linea di massima sono indicate diete a alto contenuto di proteine e grassi (rispettivamente 35% e 25% della sostanza secca) e ridotto contenuto di carboidrati.

Riguardo il tipo di proteine dobbiamo sempre scegliere prodotti di alta qualità (indicati generalmente come prodotti premium e super-premium). Infatti la percentuale di proteine in senso stretto ci dice solo quante sono ma non ci dice nulla sulla loro provenienza e qualità. I prodotti migliori hanno fonti di proteine migliore, carni fresche e non farine per esempio.

I grassi sono importanti, soprattutto il contenuto di grassi omega 3 e omega 6. I primi sono quelli più salutari , mentre gli omega 6 possono essere più dannosi. Preferiamo quindi prodotti con un buon rapporto omega 3 omega 6 , diciamo tra 10:1 e 5:1.

Riguardo i carboidrati intanto non vanno demonizzati. Se ne deve utilizzare le giuste percentuali, privilegiando quelli a basso indice glicemico. Quindi andrebbero evitati cereali e farine di cereali raffinate , frutta , mais. Quindi riguardo i mangimi meglio quelli grain free e anche senza patate Nel caso dei tumori la percentuale è bene che scenda per non fornire alle cellule neoplastiche un nutrimento facilmente utilizzabile.

Ultimo punto importante è l’equilibrio nella dieta.

Il cane in generale e in particolare il soggetto con neoplasie, richiede una dieta in cui tutte le varie componenti nutrizionali siano presenti nelle giuste quantità e proporzioni. Per ottenere questo si possono utilizzare diete industriali di qualità oppure una dieta domestica ben formulata Ho sottolineato volutamente il ben formulata.

Infatti se il punto di forza dell’alimentazione casalinga è, indiscutibilmente, la qualità della materia prima, il suo punto debole è la difficoltà di ottenere un corretto equilibrio tra i nutrienti.

Per questo qualora si voglia nutrire il proprio cane con una dieta casalinga bisogna farsi preparare da un collega esperto di nutrizione una dieta varia ed equilibrata, seguendo poi in maniera precisa tutte le diverse indicazioni.

Questo è tanto più vero in caso di soggetti con patologie.

Quindi per concludere nell’alimentazione del soggetto neoplastico ,privilegiamo alimenti di qualità elevata , ben equilibrati, con un contenuto di proteine e grassi rispettivamente del 35% e del 25% (sulla sostanza secca) e che utilizzino carboidrati a basso indice glicemico

Cordiali saluti

Dott. Fabio Maria Aleandri -  Medico Veterinario

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  •  Commenti ( 13 )
Elena
 Elena
grazie. Si infatti la situazione è complessa. Ad oggi comunque la situazione si è stabilizzata. Grazie per avermi risposto. Elena
Fabio
 Fabio
Gentile Elena. Potrebbe dipendere da un corpo estraneo nelle cavità nasali , l'inappetenza potrebbe dipendere da una infezione , però, francamente non possiamo escludere altri problemi specialmente in un paziente oncologico. Lo deve far vedere quanto prima da i colleghi che lo hanno in cura. Cordiali saluti
Elena
 Elena
Buonasera Sono molto preoccupata per il mio cane, che premetto è già in terapia omeopatica da oltre un anno e mezzo per un tumore all'uretere inoperable, con una previsione di vita di non oltre gli 8 mesi al massimo. Fin'ora ha proseguito direi bene:sereno e vivace. Da alcuni giorni ha iniziato ad essere più stanco, soprattutto dopo una passeggiata in cui ha iniziato a sternutire vigorosa ente. Non sempre. Ma gradualmente diminuendo fino a cessare del tutto. Intanto però lo vedo più stanco e questa sera (dopo una settimana all'episodio) non ha voluto mangiare neanche le cose più buone a cui di solito non rinuncia. Potrebbe essere causa di un piccolo forasacco aspirato da una narice? Può un forasacconportare ad un malessere generale ed inappetenza?
Fabio
 Fabio
Gentile Sig.ra Sara. Purtroppo solo vedendo la lesione è difficile capirne la natura. Quindi va vista dal vivo e , se il collega lo riterrà utile, sarebbe bene procedere a un raschiato (se c'è il sospetto di parassiti , funghi o simili) e/o a un esame citologico (se è un nodulo per capirne la natura benigna o maligna). Vista l'età probabilmente non è nulla di grave , ma la certezza si può avere solo con una corretta diagnosi. Cordiali saluti. Dott. Fabio Maria Aleandri
Sara
 Sara
Buongiorno, Ho trovato la vostra email su internet. Vi scrivo per avere un informazione prima di effettuare una visita di controllo presso la clinica veterinaria. Sono due giorni che ho notato una pallina vicino la bocca del mio cane. Il cane ha circa 5 anni anni e non ha mai avuto problemi di alcun genere. Anche il suo comportamento, il suo appettito e le sue abitudini, non hanno subito alcun tipo cambiamento. Sono però preoccupata. Cosa potrebbe essere? Grazie in anticipo Cordiali saluti
Fabio
 Fabio
Buongiorno. Purtroppo l'ecografia e la citologia del sedimento difficilmente ci permette di valutare la natura di eventuali ispessimenti o formazioni vescicali. Potrebbe essere sia una iperplasia della parete o polipi infiammatori o una neoplasia (la più comune è il carcinoma delle cellule di transizione, ma ce ne sono anche altri) , ma, a volte anche solo grossi coaguli di sangue o fibrina. La diagnosi deve derivare da un esame citologico più specifico prelevando del materiale dalla massa cosa che si può fare per via endoscopica (se il diametro dell'uretra ce lo permette) o tramite cateterismo traumatico (si inserisce un catetere , si cerca di farlo aderire alla massa creando un vuoto all'interno e poi si tira per strappare piccole parti di tessuto). Cosi si può fare dipende dal risultato , la cosa più grave ovviamente è il carcinoma. In questo caso l'opzione chirurgica ha poco senso, generalmente si cerca di rallentarne lo sviluppo con farmaci (antinfiammatori in associazione , se l'oncologo lo ritiene utile, con chemioterapici. La prognosi del carcinoma è purtroppo negativa, ma spesso si può prolungare la vita con una buona qualità nella maggior parte dei casi. Cordiali saluti
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