
Alimenti che favoriscono o contrastano il tumore nel cane
Il tumore nel cane
Il tumore nel cane è una patologia grave che colpisce un numero sempre più elevato di animali da compagnia. L'incidenza maggiore di patologie tumorali negli ultimi anni è stato dimostrato essere anche figlia di un'alimentazione sbagliata o, meglio, di un crescente impiego di ingredienti chimici e tossici, che favoriscono la trasformazione tumorale delle cellule. Tralasciando per un attimo l'aspetto alimentare, è interessante capire come un tumore canino si sviluppa, anche per capire in che modo l'alimentazione può influire per favorirlo o per contrastarlo.
Il tumore nel cane si verifica quando le cellule iniziano un processo di respirazione anaerobica. Cosa significa? Le cellule, normalmente, effettuano un'attività di respirazione nel momento in cui hanno adeguate quantità di ossigeno da respirare. L'ossigeno a disposizione delle cellule arriva dall'esterno attraverso il lavoro dei polmoni, poi passa al sangue e, quindi, ai globuli rossi che lo trasportano in tutti gli organi dell'animale. Ovviamente, l'ossigeno assorbito dalle cellule subisce un complesso lavoro di trasformazione ed è quando questo viene a mancare che la cellula inizia la respirazione anaerobica, non potendo più effettuare quella aerobica.
Durante la respirazione anaerobica, le cellule traggono il loro sostentamento dagli zuccheri e dagli enzimi fondamentali, bruciandoli per ottenere le sostanze necessarie alla loro sopravvivenza. Dagli esami di laboratorio condotti su animali sani e animali malati di tumore, è emerso che negli esemplari sani la respirazione cellulare avviene esclusivamente in forma aerobica mentre in quelli malati si ha una respirazione fermentata, che deve necessariamente bruciare gli zuccheri per trarre l'energia per il sostentamento.
Il tumore nel cane, dunque, segue pressoché lo stesso ciclo vitale umano e ha la medesima incidenza sulla qualità della vita, anche se la resistenza dell'animale al tumore è stato dimostrato essere superiore rispetto a quella umana o, meglio, i cani hanno un'aspettativa di vita superiore rispetto agli esseri umani.
Questo è il cosiddetto effetto Warburg, molto semplificato, che prende il nome dallo studioso che per primo ha scoperto l'enzima coinvolto nella respirazione cellulare. Andando più a fondo nella questione, è bene sottolineare che, anche durante la tradizionale respirazione aerobica, le cellule degli organi bruciano il glucosio (zucchero) ma in questo caso riescono a ottenere 38 molecole di ATP, ossia l'energia vitale; durante la reazione anaerobica, invece, le molecole di ATP che le cellule riescono a produrre sono appena 2 e, da questa reazione, si ha una formazione maggiore di acido lattico, che l'organismo deve necessariamente tamponare.
Alla luce di questo, appare evidente che per riuscire a sopravvivere e a mantenere lo stesso tenore di vita, la cellula ha necessità di bruciare una quantità maggiore di molecole di glucosio per ottenere il numero necessario di molecole di ATP. Le cellule divenute tumorali sono, quindi, molto più avide di zuccheri e ne richiedono quantità sempre maggiori all'organismo.
Fatta questa doverosa premessa sull'insorgenza dei tumori nei cani e sullo sviluppo delle cellule tumorali, è necessario porsi qualche interrogativo sui fattori che possono determinare la carenza di ossigeno a disposizione delle cellule. Una delle cause più frequenti di ipossia cellulare è l'alimentazione scorretta: è stato provato che negli ultimi anni il tumore nei cani ha un'incidenza superiore a causa degli additivi chimici dannosi che assorbono l'ossigeno che, invece, dovrebbe essere destinato all'organismo e alla vitalità delle cellule.
Purtroppo, però, il processo di ipossia cellulare è difficilmente reversibile: infatti, non basta ripristinare la giusta quantità di ossigeno nella cellula per fare in modo che questa riprenda la sua naturale respirazione aerobica. Il processo di regressione tumorale è possibile, lo dimostra la scienza, ma richiede un lavoro più profondo, che prevede l'introduzione di enzimi particolari nelle cellule corrotte. In molti casi, l'impiego delle terapie chemioterapiche per contrastare il tumore negli animali è fondamentale ma non sempre è necessario, perché è stato riscontrato che anche variando l'alimentazione è possibile assistere a una regressione del tumore nel cane,
eliminando quindi i nutrienti di cui queste cellule corrotte sono più ghiotte.
Alimentazione e tumori nel cane possono, quindi, essere due aspetti correlati ed è necessario porre le dovute precauzioni per ridurre il rischio di insorgenza di tumore nel cane.
Alimentazione e tumore nel cane: cibi che favoriscono il tumore
Stando ad alcuni studi medici e clinici condotti su cani che evidenziano la presenza di masse tumorali, è emerso che una delle principali cause sia proprio l'alimentazione scorretta. Escludendo per un attimo la presenza degli elementi tossici alimentari nei cibi industriali, sono i carboidrati una delle principali cause di insorgenza di tumore nel cane.
Attenzione, però, i carboidrati non devono essere demonizzati,
perché rappresentano comunque un importante elemento nutriente per la salute dell'animale ma devono essere controllati e dosati affinché non apportino un'elevata quantità di glucosio nel sangue, che come spiegato in precedenza è uno dei principali nutrienti delle cellule tumorali per la loro sopravvivenza, crescita e riproduzione. Quelli da evitare sono i carboidrati AIG (Alto Indice Glicemico), che vengono spesso impropriamente chiamati anche zuccheri semplici. Sono compresi in questa categoria i monosaccaridi, ossia i carboidrati solubili in acqua che sono particolarmente semplici da assorbire da parte dell'organismo dell'animale e che, quindi, risultano essere un elemento nutriente potenzialmente dannoso.
Una delle principali fonti di carboidrati AIG nella dieta degli animali sono i cereali raffinati, la cui presenza nelle crocchette industriali è decisamente elevata, per la facilità di reperibilità e per il costo relativamente basso. Secondo un'analisi eseguita su un ampio numero di campioni di crocchette industriali, per esempio, è emerso che il 40% della composizione della maggior parte di queste è composto proprio da carboidrati ad alto indice glicemico, che accelerano il processo di acidificazione dei tessuti e causano il blocco enzimatico cellulare, con conseguente necessità da parte della cellula di procedere con la respirazione anaerobica per sopravvivere in un ambiente così elevatamente acido.
Tornando al discorso dei carboidrati in relazione ai cereali, è bene fare una doverosa distinzione tra raffinati e integrali. I principali cereali raffinati sono alimenti di uso comune come pane, riso arborio (raffinato), pasta e farina bianca: questi sono solo alcuni esempi di alimenti raffinati, potenzialmente dannosi per la salute del cane perché ricchi in glucosio ma, purtroppo, sono anche parte integrante della dieta di numerosi animali domestici.
A tal proposito è necessario ricordare che i cani non sono animali granivori, ma bensì carnivori: questo implica il fatto che nella loro dieta i cereali potrebbero anche non essere presenti, perché il loro organismo non è "tarato" per metabolizzare correttamente questi alimenti. Il glucosio che producono dev'essere contrastato dal pancreas con dosi più massicce di insulina e non sempre questo avviene correttamente. Appare evidente, dunque, che la presenza di cereali raffinati nella dieta del cane sia più che altro motivo di problemi che non di benefici.
Allargando il discorso, però, tra i cibi a elevato indice glicemico non ci sono solo i cereali raffinati e i carboidrati semplici, che pure sono tra i maggiori apportatori in termini di quantità, anche le patate dolci, sebbene siano spesso inserite tra gli alimenti di una dieta equilibrata per l'animale, hanno un indice glicemico piuttosto elevato.
Ovviamente, questi cibi andrebbero evitati assolutamente nei cani che presentano già una forma tumorale, per evitare di "nutrire" ulteriormente le cellule di abbondanti quantità di glucosio ma si consiglia di ridurre la somministrazione o, meglio, di eliminarla completamente, anche nei cani sani. Infatti, secondo il vecchio adagio che è sempre meglio prevenire piuttosto che curare, una dieta equilibrata scevra di elementi di rischio come questi, riduce notevolmente il rischio per il cane di sviluppare masse tumorali. Ovviamente, non sarebbe giusto imputare ai soli alimenti ricchi in glucosio la causa dello sviluppo di tumori nel cane, come spiegato precedentemente, anche l'utilizzo di conservanti chimici in quantità eccessiva nelle crocchette industriali e l'impiego di additivi artificiali possono essere una causa di malattia, così come uno stile di vita non sano e l'insorgenza di altre patologie.
Tuttavia, se è possibile eliminare una delle possibili cause dell'insorgenza di tumore nel sangue regolando diversamente la sua alimentazione, senza per questo causare uno squilibrio organico ma, anzi, favorendo la preservazione delle funzioni vitali dell'animale, perché non intraprendere questa strada?
Ricapitolando gli alimenti da evitare nell'alimentazione del cane, in ordine di importanza si trovano:
- cereali raffinati
- frutta e verdura fresca
- crocchette industriali con elevato contenuto di carboidrati
- mais
Alimentazione e tumori nel cane: i cibi che contrastano il tumore
Se, quindi, pare che il tumore nel cane sia favorito anche (ma non solo) dalla presenza di zuccheri semplici nella sua alimentazione, lo stretto legame tra alimentazione e tumori nel cane può essere visto anche dal lato opposto, ossia mediante gli alimenti che contrastano l'evoluzione tumorale delle cellule.
In riferimento anche a quanto detto precedentemente, non bisogna dimenticare che il cane è un animale carnivoro e che, quindi, la sua alimentazione ideale prevede un'elevata presenza di alimenti proteici a discapito dei carboidrati. Ovviamente, il discorso delle proteine dev'essere affrontato in maniera ampia e approfondita, perché non tutte le proteine sono adeguate: sicuramente, questi nutrienti sono maggiormente adatti all'alimentazione del cane, hanno un indice glicemico ridotto e sono adatti al loro organismo, ma al netto di questo devono essere preparati in una determinata maniera affinché conservino i nutrienti e gli enzimi capaci di contrastare le cellule cancerogene e di prevenirne la comparsa.
Le proteine devono rappresentare circa il 20% del totale dei nutrienti della dieta dell'animale e sono indispensabili per favorire il naturale processo di ricostruzione cellulare. La miglior fonte di proteine per la dieta del cane sono le carni magre, ossia quelle di pollo e di tacchino, il manzo, la selvaggina in generale e la carne di maiale. Questi sono alimenti sani, complessi, che apportano nell'organismo la giusta quantità di enzimi e dovrebbero rappresentare la base di una dieta canina equilibrata, in coppia con i grassi non saturi. Bisogna prestare massima attenzione a questo, distinguendo tra grassi saturi (dannosi per l'insorgere di altre patologie nel cane) e i grassi non saturi (benefici). Le cellule tumorali non sono in grado di nutrirsi di grassi insaturi, che devono essere presenti in grandi quantità nella dieta nel cane.
Uno degli elementi più importanti per la dieta sana del cane è rappresentato dall'Omega-3, un grasso insaturo particolarmente benefico anche per la lotta contro i tumori nel cane. In particolare, gli acidi grassi Omega-3 sono i naturali avversari degli acidi grassi Omega-6, che al contrario di quelli benefici attaccano il sistema immunitario, deprimendolo. E' stato, inoltre, dimostrato che l'Omega-6 sia una delle cause dell'insorgenza delle cellule tumorali nel cane e della loro alimentazione: questa molecola si trova in elevate qualità nel mais, e nelle carni industriali che si trovano nei supermercati, in quanto ricche di molecole di cereali raffinati. Nei cani malati di tumore, le molecole di Omega-3 sono anche importanti per proteggere concretamente il cane dalla cachessia neoplastica, ossia dall'inevitabile perdita di peso e di tono muscolare che viene causata dal tumore.
Tra gli alimenti più ricchi in Omega-3 ci sono, come è ben noto, i pesci (compreso l'olio di pesce, l'olio di semi di lino e l'olio di krill). Tutti questi, oltre che essere presenti negli alimenti, possono essere assunti dagli animali anche sotto forma di pasticche o di compresse.
Altri alimenti che possono essere integrati nella corretta dieta del cane sono le verdure cotte, in modeste quantità, che hanno un apporto di vitamine e di minerali benefici per l'equilibrio della sua salute. In particolare, le verdure più indicate in questo senso sono i broccoli, il cavolo, i peperoni rossi e quelli gialli e il cavolfiore.
Esistono in commercio delle crocchette perfettamente bilanciate, realizzate con alimenti di altissima qualità provenienti da aziende agricole e da allevamenti biologici. Pet Shop Store propone nel suo vasto assortimento tantissime soluzioni di alimenti secchi per cani, la maggior parte dei quali confezionati in assenza di conservanti chimici e artificiali, low-grain o grain-free, arricchiti spesso con erbe medicinali che apportano particolari enzimi benefici per la salute del cane.
Qualsiasi sia la particolare esigenza dell'animale oppure in ottemperanza al desiderio del padrone di garantire al suo animale un'alimentazione bilanciata, nell'assortimento Pet Shop Store è possibile trovare tutto il necessario per l'alimentazione del cane.
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