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Allergia e intolleranza alimentare del gatto: sintomi, cura e corretta alimentazione

Allergia e intolleranza alimentare del gatto: sintomi, cura e corretta alimentazione

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Allergia e intolleranza alimentare del gatto: sintomi, cura e corretta alimentazione

Allergia del gatto

Allergie e intolleranze dei gatti: uno dei mali moderni del mondo animale

Parlare di allergie e intolleranze in riferimento ai gatti non era certo comune solo fino a pochi anni fa. Il gatto si sa, è un animale che ama la libertà, è uno spirito indipendente e difficilmente può essere tenuto chiuso in casa, controllato in ogni suo movimento, come accade con il cane. Eppure, anche l'indole del gatto sembra si stia lentamente modificando fino ad assumere caratteri del tutto domestici, tali che questo straordinario felino tende a procacciarsi il cibo autonomamente con sempre minore frequenza. Un vantaggio per i padroni? Assolutamente no! Questo significa che il gatto sta assumendo caratteri di dipendenza dall'uomo e che, di conseguenza, la sua alimentazione sta diventando strettamente correlata alle capacità umane.

Se, di norma, un gatto ha l'istinto di girovagare per la città andando a caccia delle sue prede, succulenti animali di cui ama cibarsi, a causa di questa progressiva metamorfosi la sua alimentazione sta assumendo una connotazione sempre più industriale, con naturali e ovvie conseguenze sul suo metabolismo e sulla sua salute se i prodotti che scegliamo per lui sono di bassa qualità. Sebbene a noi umani possa far storcere il naso il fatto che il nostro gatto di casa esca in giro per il quartiere e si cibi di ciò che trova, animali, scarti ecc., quella è la loro natura: il loro organismo è una macchina perfettamente organizzata ed equilibrata per la metabolizzazione di quel tipo di alimentazione e non per i composti industriali di fascia bassa che noi siamo soliti somministrare, seppure in buona fede. Da qui nascono allergie e intolleranze, due fattispecie che sebbene spesso vengono confuse, non sono lo stesso problema.

Dermatite allergica gatto

Allergie e intolleranze: le differenze

Nel gatto, così come nell'uomo e in qualsiasi animale, l'allergia e l'intolleranza sono due reazioni che hanno basi completamente differenti e che possono solo essere assimilate ma non equiparate. Entrando maggiormente nello specifico della questione, l'allergia è fondamentalmente un processo immunologico, che quindi coinvolge il sistema immunitario del gatto, mentre l'intolleranza è un problema che riguarda l'apparato digerente. Appare evidente che le due problematiche non abbiano un'origine comune quel che, invece, è vero è che entrambe sono scatenate da un rigetto del corpo nei confronti di determinate sostanze. Le intolleranze, vista la loro natura, possono essere esclusivamente di carattere alimentare mentre le allergie possono scaturire anche dal contatto con determinati materiali che il corpo riconosce come pericolosi.

L'allergia del gatto comporta un aumento esponenziale delle immunoglobuline e degli anticorpi nel sangue dell'animale: la reazione allergica a un determinato alimento è pressoché immediata, al limite differita di qualche ora. Si scatena nel momento in cui la sostanza allergica entra in contatto con l'organismo, richiamando l'intervendo dei mastociti e delle immunoglobuline E presenti nel sangue, che per contrastare l'allergene si moltiplicano. Se il gatto presenta allergie alimentari, bastano anche piccolissime dosi di sostanza allergica per scatenare la reazione del suo organismo.

Gli effetti delle intolleranze alimentari del gatto, invece, non sono solitamente immediati come nel caso delle allergie ma hanno tempi di comparsa molto più lenti. In questo caso, infatti, a intervenire non sono gli anticorpi ma le cellule Th intestinali: il meccanismo di azione delle intolleranze è molto più complesso, perché prima che si verifichino i sintomi tipici è necessario che nel corpo del gatto vi sia un accumulo consistente di sostanze nocive: il procedimento, estremizzato, può essere paragonato a quello di un lento avvelenamento, che progressivamente danneggia il fisico. Proprio a causa di questa risposta lenta dell'organismo non è sempre facile riconoscere i sintomi dell'intolleranza alimentare nel gatto, che spesso tendono a essere sottovalutati.

Intolleranze alimentari del gatto

Le cause delle allergie e delle intolleranze alimentari nel gatto

Come accennato poco fa, una delle principali cause scatenanti l'allergia alimentare del gatto e le intolleranze sono le sostanze chimiche, in particolare i conservanti sintetici sempre più presenti nelle scatolette industriali, per questo è molto importante scegliere dei prodotti di fascia super-premium che sono privi di tali sostanze nocive. Si tratta di componenti di origine industriale avversi per il sistema digerente del gatto, che non riesce a metabolizzarli correttamente.

Tuttavia, se questa è una delle prime cause di allergie e di intolleranze per il gatto, ci sono anche quelle più strettamente correlate ai composti alimentari. Facendo una rapida digressione sulla natura del gatto, questo straordinario felino è un animale onnivoro a differenza del cane che nasce come carnivoro ma sicuramente non granivoro. Questo significa che le proteine presenti nei cereali (quindi anche nel pane e nei farinacei) non vengono facilmente metabolizzate dal loro corpo, con la conseguente causa di comparsa di intolleranze o di allergie. Frumento e mais sono tra i cereali per i quali è più elevata l'incidenza di allergie o intolleranze e sono anche molto spesso presenti nelle scatolette industriali più comuni, che non tengono in considerazione il delicato equilibrio fisiologico dell'animale. Tuttavia, ci sono anche alcune proteine animali per le quali i gatti potrebbero sviluppare allergie e intolleranze, alimenti insospettabili che invece possono avere effetti negatavi sulla loro salute: sono le carni di pollo e di manzo, per esempio, soprattutto quella proveniente da esemplari che hanno ricevuto trattamenti farmacologici e che provengono da allevamenti intensivi. E se il gatto, si sa, è un animale che ama particolarmente nutrirsi di pesce, questo non significa che anche questo animale non sia per lui causa di intolleranze e di allergie. Infatti, ci sono alcune tipologie di pesce, utilizzate soprattutto in alcuni alimenti, che contengono proteine non metabolizzabili dall'organismo del gatto e che sono principalmente causa di intolleranze. Da controllare, poi, anche le Micotossine e il lattosio, soprattutto nei gatti maggiormente sensibili, come quelli Siamesi o quelli che hanno già mostrato patologie a carico dell'intestino.

Allergie alimentari del gatto

Come si manifestano allergie e intolleranze? I sintomi

Ovviamente, sintomi e intolleranze si manifestano in maniera diversa a seconda del gatto e del suo livello di sopportazione agli allergeni ma ci sono dei sintomi che sono pressoché comuni in tutti i gatti. Uno è la dermatite allergica del gatto, forse il disturbo più frequente che accomuna sia le intolleranze che le allergie. Quando ha prurito, il gatto tende a essere nervoso e suscettibile, molto più propenso al contatto umano perché prova piacere nelle carezze: questo è uno dei primi segni da attenzionare e da tenere sotto controllo. Normalmente, i gatti provano maggior prurito nella zona delle orecchie sulle zampe, nell'inguine e sul muso. Ovviamente il grado di intensità del prurito non può essere misurato per l'incapacità del gatto di esprimersi ma nel momento in cui ci si accorge che l'animale si gratta con insistenza in queste zone, è meglio chiedere un consulto al veterinario e fare un controllo per le intolleranze e le allergie.

Il prurito, tuttavia, è solo uno dei tanti sintomi che possono gravare sull'apparato cutaneo del gatto, che può manifestare anche la formazione di papule, di vere e proprie lesioni epidermiche soprattutto su orecchie e collo, e irritazioni di diverso livello nella zona perianale. Oltre alle dermatiti e alle problematiche cutanee, intolleranze e allergie possono essere causa di vomiti, diarrea, meteorismo, asma, riniti, sinusiti, congiuntiviti e cistiti. Nei casi più gravi, inoltre, il gatto può manifestare anche casi di epilessia, nonché sbalzi di umore, tendenza all'obesità e affaticamento precoce.
Ovviamente, più è bassa la tolleranza nei confronti dell'allergene e maggiori saranno i sintomi. Nei casi di intolleranza sono più frequenti le comparse di dermatiti e di disturbi gastrointestinali mentre per le allergie le reazioni immediate sono per lo più il vomito, le scariche di diarrea e, nei casi più grandi, le crisi epilettiche, tipo quelle che si verificano in caso di shock-anafilattico.


Cibo ipoallergenico per gatti

Alimentazione del gatto intollerante e allergico, la dieta a esclusione

Nel momento in cui si manifesta l'allergia alimentare nel gatto è importante capire qual è la causa in modo tale da trovare il rimedio più adeguato. Si procede, quindi, con la somministrazione di una dieta a esclusione, in modo tale da scartare man mano quelle che sono le principali cause sospettate dell'allergia. In questa fase, quindi, è importante affidarsi ad alimenti monoproteici, che permettono ovviamente la facile individuazione dell'agente scatenante l'allergia, rendendo il lavoro del veterinario molto più semplice. Ovviamente, l'alimentazione monoproteica non può essere protratta a oltranza ma dev'essere seguita per un periodo di tempo limitato e sotto stretto controllo medico. In questa fase, infatti, al gatto tendono a mancare alcuni nutrienti importanti che devono necessariamente essere integrati con alimenti sostituivi ipoallergenici certificati. Quando si capisce qual è effettivamente la causa scatenante l'allergia, allora il gatto può riprendere la sua normale alimentazione, dove ovviamente dovranno mancare gli alimenti allergici. Il cibo ipoallergenico per gatti, in questo senso, dà un grandissimo aiuto.


Alimenti ipoallergenici per gatti Prolife Sensitive Pesce e Patate

Quali sono i prodotti consigliati in caso di allergia?

Ovviamente, quando il gatto manifesta una reazione allergica, la priorità è quella di individuare la causa scatenante. Nel momento in cui il gatto manifesta i sintomi, nel suo organismo è in atto un vero e proprio caos immunitario: all'animale quindi devono essere somministrati esclusivamente crocchette ipoallergeniche per gatto, alimenti che non possono causare nessuna interazione supplementare con il sistema immunitario dell'animale.

Tra i migliori alimenti ipoallergenici per gatti, la linea Prolife Sensitive è consigliata anche dai veterinari per la sua efficacia e per le sue straordinarie caratteristiche, che aiutano il gatto a recuperare la forma fisica migliore e la salute, riequilibrando l'organismo e depurandolo dalle tossine che hanno portato alla comparsa dell'intolleranza e alla manifestazione delle reazioni allergiche.
Le crocchette Prolife Cat Sensitive Pesce e Patate sono alimenti per gatti allergici con una particolare composizione d'eccellenza. Il pesce utilizzato per la ricetta di queste crocchette per gatti è particolarmente leggero e digeribile, di facile metabolizzazione per il suo organismo, e viene unito alla patata che, invece, è un alimento importante come fonte di carboidrati, elementi fondamentali per mantenere il benessere dell'animale. E' un alimento monoproteico, quindi ideale per i gatti che devono condurre una dieta particolare e che si sono dimostrati molto sensibili a livello digerente.

Le crocchette Prolife Cat Sterilised Sensitive Maiale e Riso, invece, sono ancora più specifiche perché sono pensate per gli animali sterilizzati e/o ipersensibili. Chi sterilizza un gatto è consapevole di andare incontro ad alcune criticità, soprattutto legate alla tendenza all'aumento del peso dell'animale, a causa del rallentamento del metabolismo come conseguenza delle modifiche ormonali. Questi soggetti, inoltre, sviluppano una più spiccata sensibilità allergica e intestinale, tale che è più elevata la possibilità di sviluppare intolleranze e allergie. Queste crocchette sono monoproteiche e utilizzano esclusivamente la carne di maiale fresca come fonte di proteine, un alimento che riduce l'esposizione dell'animale alle conseguenze dell'ipersensibilità. Inoltre, queste crocchette sono arricchite in potassio e magnesio, due elementi che con la loro azione aiutano a mantenere il regolare pH delle urine del gatto e, di conseguenza, contribuiscono a limitare la comparsa di calcoli e di cistiti.


Crocchette ipoallergeniche per gatto Prolife Sensitive

I punti di forza delle crocchette della linea Sensitive Prolife

Queste crocchette sono un ottimo alimento ipoallergenico per i gatti sensibili, costretti a seguire una dieta rigorosa ma, non per questo, meno gustosa. I gatti sono animali molto particolari ed è nota la loro diffidenza, anche per quanto riguarda il cibo, ma queste crocchette sono l'ideale anche per i gatti con il palato più difficile.

Trattandosi di alimenti e crocchette monoproteici e monocarboidrati, si è reso necessario integrare la ricetta con altri ingredienti di origine naturale, in particolare bioflavonoidi che svolgono un ruolo importantissimo nel rafforzamento delle difese immunitarie del gatto, messe a dura prova soprattutto quando è in atto una reazione allergica o di intolleranza.

Oltre ai bioflavonoidi, nella linea Prolife Sensitive dedicata ai gatti sono stati utilizzati anche i Bio-Plex, ossia una fonte ulteriore di zinco che si rivela essere molto utile per il mantenimento della salute della pelle e del pelo del gatto, ma soprattutto delle sue ossa. Importante è anche l'inclusione del NuPro, ossia dei Nucleotidi che hanno il compito di dare una mano e di rinforzare le difese immunitarie del gatto, specialmente a livello dell'apparato digerente e dell'intestino. E' una misura cautelare di grandissima importanza, perché aiuta a prevenire la comparsa di infezioni che sono spesso originate dal processo allergico in atto nel corpo del gatto.

Gustose, saporite e salutari, le crocchette Prolife Sensitive Cat rappresentano l'alimento per gatti ideale anche per gli animali che non presentano particolari problematiche di intolleranza o allergia ma hanno avuto qualche episodio di irritabilità intestinale e di sensibilità. Sono un pasto completo, ricco di sali minerali, nutrienti e monoproteiche che contribuiscono a preservare la salute del gatto, anche degli animali in età adulta, quindi più delicati.

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  •  Commenti ( 21 )
Luisa
 Luisa
Ho un gatto di 6 anni al quale è stata diagnosticata l'AIDS. Non mangia umido, ossia sembra che abbia fame, gli do un umido, lo lecca un pochino e poi lo lascia passa alle crocchette, ne mangia qualcuna e poi smette. Ho cambiato molti tipi di umido, ma non è cambiato niente, all'inizio sembra gli piacciono e poi non ne vuole più. Le feci sono dure e si gratta molto sotto la bocca, tanto da portarsi via il pelo. Potrebbe essere che si accorge che il cibo che gli do' ha degli ingredienti che gli danno fastidio?
Fabio
 Fabio
Buongiorno. La possibilità che si possa trattare di una allergia alimentare esiste, ma potrebbe dipendere anche da altro. Comunque è sempre bene in casi del genere provare a sostituire il cibo corrente con una dieta ipoallegizzante. Ne esistono diverse , nel suo caso potrebbe essere indicato il ricorso a diete idrolisate o monoproteiche. La cosa fondamentale è utilizzare queste diete come unica alimentazione esclusiva , senza dare nient’altro . La prova va protratta per almeno 2 mesi. Se funziona si può continuare così o si cerca di capire cosa possa essere responsabile della reazione avverse. Se non funziona conviene provare un altro alimento prima di escludere l'alimentazione come causa del problema. Chieda al collega che lo ha visitato un indicazione sul tipo di prodotto da prendere. Dott. Fabio Maria Aleandri - Medico Veterinario
Laura
 Laura
Salve dottore, ho un gatto di 8 mesi che da qualche settimana ha diarrea e perdita di pelo a chiazze su una zampa e sotto le orecchie, ha piccole escoriazioni cutanee anche vicino al muso e alle orecchie, ovviamente si gratta. Escludendo forme di parassiti che possano aver causato ciò (portato dal veterinario) cosa può essere? Leggendo alcuni commenti ho pensato che anche il mio gatto possa avere intolleranze alimentari, come posso agire in merito? Grazie
Fabio
 Fabio
Buongiorno. Se le diete non funzionano (a patto che siano state fatte bene) probabilmente il micio non è allergico solo agli alimenti ma anche ad altro. Se il gatto è atopico, cioè tende a divenire allergico a più cose ci troviamo in una situazione molto complessa. A differenza del cane i test allergici e la relativa terapia desensibilizzante non sono state messe bene a punto per i gatti e quindi sono molto poco efficaci. L’unica cosa è la terapia sintomatica. Purtroppo il cortisone rimane il farmaco più efficace . Fortunatamente il gatto lo tollera abbastanza bene , molto più di noi e dei cani. Tuttavia nel tempo sono possibili effetti collaterali anche gravi. Si può ovviare utilizzando il prodotto a cicli oppure cercando di trovare una dose minima, anche non quotidiana, in grato di gestire il problema. D'altro canto lasciarlo grattare non è compatibile con una buona qualità di vita. Esistono farmaci alternativi e/o complementari, per esempio oclacitinib , ottimo antipruriginoso nel cane, nel gatto funziona un po’ meno bene , ma si può provare. Un’altra alternativa e il maropitant , farmaco utilizzato per il vomito,ma che sembra avere una buona attività antipruriginose. Si tratta di due farmaci con alcuni limiti, entrambi non sono registrati per il gatto e per questo impiego e, cosa purtroppo non trascurabile, piuttosto costose. Inoltre sono comunque, come il cortisone, dei sintomatici, quindi funzionano finché li prende, ma se si sospendono ricomincia il prurito. In associazione si possono utilizzare integratori (per es. a Base di PEA) con un effetto più o meno evidente sul prurito. Purtroppo soluzioni definitive al momento per i gatti non ne abbiamo. Cordiali saluti
mario flavio
 mario flavio
il mio gatto ha una dermatite alimentare.la veterinaria ha provato di tutto.dal cortisone agli hipoallergenici,senza risultato.creme sulla cute dove ha perso il pelo.arrossamento e prurito che lo porta sempre a leccarsi.non sappiamo piu cosa fare .anche perche' non si puo' usare il cortisone a lungo
Fabio
 Fabio
Buongiorno. Certamente si trova in una situazione difficile , le potrei suggerire di tentare con una dieta casalinga. Può capitare che il problema sia legato alle lavorazioni industriali e quindi potrebbe stare meglio con una dieta con cibo fresco (magari se possibile non il tonno al naturale che non va benissimo specialmente come unica alimentazione) . Per questo le consiglio di contattare un collega che si occupi di nutrizione in maniera da pianificare come cercare di capire cosa possa mangiare il gatto. Oltre a questo, se non l’ha già fatto proverei a capire se il problema sia effettivamente una allergia alimentare oppure una patologia intestinale cronica che si aggrava con l’alimentazione. Quello che farei è procedere , se possibile, ad una biopsia intestinale. Cordiali saluti. Dott. Fabio Maria Aleandri - Medico Veterinario
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