SCONTO BENVENUTO 5% codice 6JSH9SV8

Spedizioni gratuite da € 38,00

0
0 Carrello (vuoto)
Gestazione gatti: quanto dura la gravidanza di un gatto e cosa fare

Gestazione gatti: quanto dura la gravidanza di un gatto e cosa fare

 (31)    8

  Articoli sul mondo del gatto - Accessori Giochi Igiene

Se la tua gatta non è sterilizzata ed ha spesso la possibilità di uscire all'esterno, prima o poi potresti trovarti ad affrontare l'eventualità di una gravidanza. La gravidanza nei gatti è un evento emozionante ma al tempo stesso estremamente delicato: la futura mamma, infatti, ha un equilibrio psicofisico molto sensibile ed è quindi importante lasciarla tranquilla e rispettare i suoi spazi. Al tempo stesso, però, è necessario fornirle tutto il sostegno possibile, sia per quanto riguarda l'alimentazione, sia dal punto di vista strettamente sanitario.

Esattamente come per l'essere umano, è fondamentale tener presente che la gatta incinta non è ammalata, e di conseguenza non va trattata come tale: no, quindi, allo stravolgimento totale delle sue abitudini nel tentativo di tutelarne la salute. Molto utili, invece, si rivelano tutti quegli accorgimenti che possono migliorare la qualità della sua vita dalla gestazione al dopo parto, come sceglierle una cuccia adeguata o aiutarla nella pulizia. Alcuni cambiamenti riguarderanno la dieta, che dovrà fornire alla tua piccola amica un apporto di nutrienti più intenso e specifico. Nella gestazione dei gatti, inoltre, determinante è il ruolo del veterinario, non solo per le visite mediche di routine, ma per qualsiasi consiglio o chiarimento che possa esserti d'aiuto nella gestione dell'intero periodo.


gravidanza gatti

Quanto dura la gestazione di un gatto: le fasi

Quanto dura la gravidanza di un gatto? Il tempo di gestazione dei gatti è di circa 64/67 giorni: in alcune razze, come ad esempio il Siamese, la gestazione dei gatti può avere una durata maggiore e prolungarsi fino a 70 giorni.

In questo lasso di tempo si riconoscono varie fasi, nelle quali la tipologia di sintomi e i cambiamenti fisiologici mostrano caratteristiche differenti. Di solito, gli esperti fanno iniziare la gestazione dal momento in cui la gatta va in calore, e si creano nel suo corpo le condizioni favorevoli al concepimento: in questa fase, la tua micia mostra irrequietezza e continuo desiderio di uscire, miagolando più spesso e con molta insistenza. A concepimento avvenuto, queste manifestazioni si interrompono e la gatta comincia a segnalare i comportamenti tipici della gravidanza.

I primi 15 giorni di gestazione vera e propria rappresentano la cosiddetta "fase delle nausee", caratterizzata da rigurgiti, inappetenza, senso di nausea e, in alcuni casi, anche vomito. Raggiunti i 30/40 giorni, ha inizio la "fase dell'ingrasso" in cui si verificano i primi cambiamenti morfologici evidenti: l'addome della gatta diventa molto prominente, i cuccioli sono più sviluppati ed è possibile individuarli in modo ben distinto attraverso l'esame ecografico. Appoggiando una mano al ventre della micia, inoltre, potrà accaderti di sentirli muovere. Verso il cinquantesimo giorno, la gatta si stanca molto facilmente e tende ad appartarsi; affaticata dal pancione, si muove di rado e dorme più a lungo. In questa fase si nota un significativo ingrossamento delle mammelle. Nella fase finale (intorno al sessantesimo giorno), il tappo mucoso si scioglie e la gatta inizia ad avere perdite vaginali: si arriva così alla vera e propria fase del parto.


gatta incinta

Come capire se una gatta è incinta

Se la tua micia è in dolce attesa, probabilmente non ti sarà facile capirlo immediatamente: di solito, infatti, la gravidanza nei gatti ha sintomi ben riconoscibili solo quando la gestazione è in uno stadio ormai avanzato.

Alcuni segnali, tuttavia, si manifestano già nella fase iniziale:  la gatta appare irrequieta, mangia poco, miagola più del solito, fa le fusa molto frequentemente e tende a leccarsi in modo eccessivo le parti intime. Con il passare dei giorni possono sopravvenire altri sintomi rivelatori, come le perdite di sangue, il vomito e l'affanno durante il movimento. Inoltre, la sua temperatura corporea può scendere di un paio di gradi rispetto a quella consueta, che si attesta normalmente sui 38,9°.

I piccoli possono essere rilevati dall'ecografia veterinaria già verso il quindicesimo giorno, mentre il loro battito del cuore è individuabile a partire dal ventiduesimo giorno. Con la radiografia è possibile vedere lo scheletro dei gattini dopo il quarantesimo giorno: tranne in casi di particolare necessità, però, questa procedura è generalmente sconsigliata per le sue ripercussioni nocive sulla salute della mamma e dei cuccioli.




gravidanza isterica gatto

La gravidanza isterica del gatto

Anche se si tratta di una probabilità più frequente nelle cagnoline, non mancano casi di gravidanza isterica anche nel gatto.

Questa condizione fisica può avere varie cause: la gatta può essersi accoppiata con un gatto sterile, oppure l'accoppiamento non è andato a buon fine. In ogni caso, la gravidanza isterica del gatto insorge quando l'istinto della riproduzione rimane insoddisfatto; per questo, anche se molto raramente, l'evento può verificarsi anche nei soggetti sterilizzati.

Il processo che innesca la gravidanza isterica è l'ovulazione: quando la gatta va in calore, il suo utero crea il "corpo luteo", una cisti destinata a scomparire progressivamente in caso di mancata fecondazione.

Quando, pur non essendo avvenuto il concepimento, la cisti non si riassorbe, l'organismo della gatta mette in moto il meccanismo della gestazione, producendo anche il progesterone, ovvero l'ormone che crea nel corpo le condizioni necessarie allo sviluppo dei feti. La presenza del progesterone "inganna" il corpo e la mente dell'animale, inducendolo a riprodurre la sintomatologia di una vera gestazione: insorge così la gravidanza isterica.

Distinguere una gravidanza vera e da una falsa sulla base dei sintomi è quindi molto difficile: la gatta con una gravidanza isterica, infatti, presenta addome gonfio, ghiandole mammarie ingrossate, produzione di latte, alterazioni dell'appetito, irrequietezza, comportamento più affettuoso del solito, stanchezza, torpore, ricerca di un posto appartato dove partorire. Solo una visita dal veterinario potrà appurare se la tua micia è davvero incinta.

Se l'esame dovesse dare esito negativo, tratta la tua piccola amica con pazienza e amorevolezza: in un momento così delicato, che può protrarsi anche per diversi mesi, il tuo sostegno affettivo può esserle davvero di grande aiuto. Non sottovalutare mai le conseguenze di una gravidanza isterica e rivolgiti al veterinario non appena noti i primi sintomi: se non curate, alcune manifestazioni possono avere esiti complicati e dolorosi. La lattazione, ad esempio, può creare alla tua gatta un grave disagio, in quanto il latte che rimane nelle mammelle può indurirsi e causare mastiti. Per curare il problema, il veterinario potrà prescrivere soluzioni diverse a seconda della situazione, dai prodotti omeopatici per i casi meno gravi alle vere e proprie terapie farmacologiche. In via preventiva, se la tua gatta è intera, il veterinario potrebbe suggerirti la sterilizzazione come rimedio risolutivo.




quanto dura la gravidanza di un gatto

La gestione della gatta incinta: cure, alimentazione, visite mediche

Non appena ti accorgi che la tua gatta è incinta, portala dal veterinario per assicurarti che stia bene; da quel momento in poi, il veterinario resterà il punto di riferimento più importante per qualsiasi esigenza o chiarimento del caso.

Ricorda che la gatta incinta non va trattata come fosse ammalata: evita quindi un comportamento eccessivamente protettivo e i cambi di abitudini troppo drastici. Il rapporto fra gatti e gravidanza è molto sereno, e uno sconvolgimento totale dello stile di vita può stressare inutilmente la tua micia: lasciala quindi libera di svolgere tutte le sue solite attività, come correre e giocare, e offrile il tuo supporto solo in base alle sue reali esigenze.

La gatta in gestazione è particolarmente avida di coccole e attenzioni: trascurarla o rifiutare le sue manifestazioni d'affetto può immalinconirla o aumentare il disagio dovuto ai malesseri del periodo. Negli ultimi giorni, la tua piccola amica potrebbe aver bisogno del tuo aiuto per la pulizia: spazzolala delicatamente e tieni il suo addome pulito per rimuovere i residui di pelo sui capezzoli. Se il suo manto è lungo, sarà opportuno rasarlo intorno alle mammelle e alla vulva.

Preparale una cuccia capiente e accogliente in un angolo tranquillo della casa: in commercio esistono ceste apposite, ma puoi prepararla anche in modo "casalingo" utilizzando una cassetta o una scatola di cartone di grandi dimensioni dai bordi non troppo alti, avendo cura di foderarla con panni morbidi e traversine (va bene anche la carta di giornale). Sarà bene predisporre questa cuccia già nei primi giorni della gestazione: in questo modo la gatta avrà il tempo di abituarcisi, fino a considerarla il posto ideale dove andare a partorire.

Se la tua micia è solita frequentare gli spazi esterni, evita di farla uscire negli ultimi giorni della gestazione, per evitare che scelga di partorire lontano da casa.

Uno degli aspetti da curare maggiormente durante la gravidanza è l'alimentazione: la gatta incinta, infatti, necessita di un sostegno nutrizionale più consistente per il suo fabbisogno personale e per lo sviluppo corretto dei feti. Puoi somministrarle un apposito alimento per gatte in gestazione o allattamento, oppure ricorrere ai cibi per gattini, notoriamente più calorici e nutrienti di quelli per gatti adulti. Fai attenzione alle dosi: i pasti dovranno essere abbondanti, ma senza arrivare alla sovralimentazione per non rischiare aumenti incontrollati di peso. La gatta in gestazione dovrebbe, in linea generale, evitare di assumere farmaci e vermifughi: prima di somministrarle qualsiasi prodotto, quindi, chiedi consiglio al tuo veterinario di fiducia.


gatti e gravidanza

Il parto della gatta

Come capire quando una gatta sta per partorire? Nell'ultimo periodo della gestazione (solitamente a partire dal sessantesimo giorno) la gatta comincia a muoversi sempre meno, manifestando allo stesso tempo una generale irrequietezza. Questa condizione di nervosismo dovrebbe esaurirsi nelle ventiquattro ore che precedono il parto, quando il comportamento della gatta diventa solitamente molto tranquillo e affettuoso.

La tua piccola amica andrà ad appartarsi nella sua cuccia per prepararsi a partorire. In questa fase finale, il tuo supporto affettivo servirà a tranquillizzarla e a farla sentire al sicuro: cerca quindi di non lasciarla sola, e di rassicurarla continuamente con carezze e parole dolci.

E' anche possibile che la gatta si rechi frequentemente alla sua cassetta igienica accovacciandosi come se dovesse espletare il suoi bisogni: in questo caso, prendila dolcemente e riportala nella sua cesta, cercando di farvela restare.

Ma quanto dura il parto di una gatta? In genere, la procedura non dura più di 24 ore. Tutto accade in modo molto semplice, rapido e naturale: in condizioni normali, quindi, non occorre nessun intervento da parte dell'essere umano. Una volta sopraggiunte le doglie, la gatta partorisce senza particolari sforzi, recidendo da sola il cordone ombelicale e ingerendo la placenta. Lecca poi ogni gattino per pulirlo e lo allatta immediatamente.

Resta a disposizione della tua micia per qualsiasi evenienza: potrebbe aver bisogno del tuo aiuto in alcuni frangenti, come la pulizia dei cuccioli (che potrai eseguire con apposite salviettine detergenti) o la necessità di liberare qualcuno dei piccoli dal sacco placentare. Nel caso vedessi la tua gatta in particolare difficoltà durante il parto (ad esempio in caso di sforzo prolungato, evidente sofferenza o perdite vaginali di colore scuro e sgradevole) non esitare a contattare il veterinario.

La gestazione del gatto, quindi, non è un processo particolarmente complicato: gravidanza e parto seguono un corso molto semplice e naturale che rende l'organismo della futura mamma praticamente autosufficiente. Tuttavia, il tuo supporto può assicurare alla gatta un'esperienza serena e sicura, rinsaldando ulteriormente il vostro legame e consentendovi di vivere nel migliore dei modi questo bellissimo evento.

 (31)    8

  •  Commenti ( 8 )
Loredana
 Loredana
Grazie mille dei consigli, sto seguendo tutto alla lettera e la sto tenendo dentro, lei mi sta appiccicata come non mai. Se le ho scritto e perché vivo molto lontano dalla città ci metto più di 40 minuti per arrivare da un veterinario quindi mi serviva tutte le dritte . La seguirò tantissimo. Grazie mille e buon lavoro
Fabio
 Fabio
Il tappo mucoso si scioglie 24-48 ore prima , ma non sempre si vede (soprattutto nei gatti) Non fatela uscire altrimenti può andare a partorire chissà dove e potrebbe non essere possibile aiutarla se c'è un problema. Cordiali saluti
Lorerdana
 Lorerdana
Grazie mille,oggi ho notato che la gattina aveva delle perdite bianche dalla vagina. Potrebbe essere il tappo? Gli ho fatto una casetta ma lei non ne vuole sapere mi segue ovunque quindi si mette a riposare in cucina per terra se sono li, in sala vicino a me se sono li ovunque io vada. Mio compagno mi ha detto che la mattina voleva uscire nel giardino (c'è una casa abbandonata vicino infatti nel ultimo periodo andava li) quindi gli ho detto di non farla uscire anche perché ho paura che ci vanno i cani dei vicini o altro. Dal tappo quanto potrebbe metterci secondo lei? Aveva fatto la sua pupu 2 volte in 10 minuti poi da lì per un po si laccata sempre ma ora è tranquillissima e riposa .
Fabio
 Fabio
Gentile Loredana. La gestazione di una gatta mediamente è intorno ai 63-65 giorni con un range minimo e massimo di 58 - 70 giorni. Per la peculiarità dei gatti l'ovulazione avviane al momento dell'accoppiamento quindi può iniziare a calcolare da quando si è accoppiata. Per la cuccia del parto con i gatti è un po' un problema, nel senso che le gatte decidono dove partorire e non è semplice dirigerle verso un posto di nostra scelta. Comunque ci vuole una cuccia chiusa con una apertura abbastanza grande da agevolare l'uscita e l'entrata della mamma , ma che si apra 10-15 centimetri dalla base in maniera da creare una barriera per i cuccioli, dobbiamo infatti evitare che si possano allontanarsi da soli .La cuccia va rivestita di teli assorbenti per il parto e poi di tessuti caldi da cambiare frequentemente.Può andar bene un trasportino ampio o anche uno scatolone Va messa in un punto appartato e tranquillo , lontano dalle zone di passaggio e dai rumori. Il tutto va preparato già ora in maniera da abituare la mamma e sperare che sia di suo gradimento. Molto probabilmente dopo qualche giorno dal parto tenterà di spostare i cuccioli (è un meccanismo di difesa) potrebbe essere utile allestire una nuova postazione e cercare di indirizzarla li. Prima del parto è bene fare un controllo veterinario e in particolare una ecografia e/o radiografia. Ci serve per valutare lo stato di salute dei cuccioli , avere una idea delle dimensioni (nel caso siano troppo grandi rispetto al bacino della mamma) e avere una stima più precisa della data di fine gravidanza. Una cosa molto importante è cercare di capire il numero di cuccioli, cosa che si può fare con l'esame ecografico entro i 20-25 giorni dall’accoppiamento o verso al fine della gravidanza con una radiografia. Questo Durante il parto generalmente le gatte sono autonome, ma bisogna essere preparati a capire quando ci sono problemi è quando chiedere aiuto. Il parto , se tutto va bene, è abbastanza veloce, però può capitare che tra un cucciolo e l'altro passi del tempo, se supera le 4 ore è meglio chiedere aiuto. Generalmente la mamma provvede a pulire il cucciolo e a tagliare il cordone ombelicale, ma a volte non lo fa e dobbiamo provvedere noi. Altre cose che ci indicano la necessità di un aiuto sono : contrazioni forti per più di 30 minuti senza che esca nulla e cuccioli incastrati (metà dentro e metà fuori dalla vagina). Per le necessarie valutazioni (visita , radiografie, ecografia)e per una più estesa spiegazione delle modalità del parto le consiglio assolutamente una visita veterinaria. Cordiali saluti
Loredana
 Loredana
Buongiorno, la mia gatta ed entrata in calore per la prima volta lunedì 27 marzo,il 28 e il 29 e uscita di casa e ricordo che c erano dei maschi che glie andavano dietro ,lei e scappata in un posto dove non riuscivo ad raggiungerla ed è tornata a casa il 30 marzo ,il 30 marzo era tornata normale giorno,nn si faceva più toccare da nessun maschio li evitava proprio,non miagolava più e non alzava più il culetto(insomma tornata normalissima) poi dopo 2 settimane ho visto il suo rigonfiamento del panino e ultimamente pensa da 2 settimane sento muovere nella pancia sua,e bella rotonda nonostante lei di fisico e molto molto piccolina (sembra una gattina di 4 mesi) ma il pancione è bello rotondo. Potrei sapere più o meno quanto potrebbe durare la sua gravidanza? E da quando va calcolato i giorni? S eper esempio calcolo dal 30 marzo ad oggi sono 59 giorni giusto? Lei ultimamente mi segue un po ovunque, mangia mooolto di meno ,avvolte esce fa una passeggiata e ritorna per esempio questa mattina quando è tornata correva(perché abbagliava dei cani vicino) e correva con la bocca aperta ma poi è tornata normale. Quando devo preparare la cuccia e come mi dovrei comportare? Mi preoccupa il fatto che il panino è grosso e lei piccolina spero che non avrà difficoltà. In caso la posso aiutare quando escono i cuccioli nel pulirlo o lascio fare a lei come dovrei comportarmi ? Lei si fida tanto di me perché lo trovata quando era molto piccola. Grazie spero di avere qualche consiglio. Grazie e saluti
Nutrizionista Pet Shop Store - Dott.ssa Giustina D'Alessandro
 Nutrizionista Pet Shop Store - Dott.ssa Giustina D'Alessandro
Buongiorno Maria Grazia, l'alimentazione della gatta in gravidanza varia a seconda del periodo gestazionale in corso. A differenza della cagna, non dipende dal numero di cuccioli, ma soltanto dal periodo gestazionale. Se è già arrivata a termine della gravidanza le consiglio di passare gradualmente a del cibo per gattini "Kitten" che è più energetico e che mangerà fino al termine della lattazione. Le consiglio di prendere sia del cibo umido che secco, se sta seguendo alimentazione commerciale, e di fare dei pasti più piccoli e frequenti e acqua fresca sempre a disposizione. Cordiali saluti - Dott.ssa Giustina D'Alessandro - Nutrizionista Cane e Gatto
Pagina:12
Il tuo commento è stato inviato con successo. Grazie per il commento!
Lascia un commento
Captcha