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Insufficienza renale del gatto: cause, sintomi ed alimentazione

Insufficienza renale del gatto: cause, sintomi ed alimentazione

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Cos'è l'insufficienza renale del gatto

L'insufficienza renale del gatto è una patologia che causa serie difficoltà di espulsione delle scorie dell'organismo mediante minzione. L'impossibilità di eliminare normalmente l'accumulo di scorie causa, ovviamente, l'accumulo delle stesse nel sangue. Queste sono potenzialmente delle sostanze tossiche per il gatto, che potrebbero anche portare alla morte.

E' una delle malattie dei gatti che colpisce con maggiore frequenza i felini in età avanzata, ma la scienza sta registrando sempre più casi di insufficienza renale nei gatti giovani. Questa malattia va a intaccare i nefroni, le unità funzionali dei reni, ossia delle strutture che hanno appositamente il compito di eliminare le scorie ma anche di regolare la gestione del potassio, del sodio, del fosforo e di tutti i sali minerali necessari alla vita. Inoltre, il lavoro dei nefroni consiste anche nella produzione di particolari ormoni e della cosiddetta renina, ossia una sostanza che viene immessa nel flusso sanguigno per la regolazione della pressione. Quando i nefroni si danneggiano, non sono più in grado di compiere la loro funzione e la salute del gatto ne risente nel suo complesso.

malattie dei gatti
L'insufficienza renale acuta e l'insufficienza renale cronica

L'insufficienza renale nel gatto può essere di due tipologie. La malattia può presentarsi nella forma acuta (IRA) o nella forma cronica (IRC). La forma cronica della malattia è quella che colpisce con maggiore frequenza i gatti anziani. E' una patologia degenerativa che porta lentamente alla morte dei nefroni danneggiati. Il suo decorso può essere più o meno rapido a seconda dello stato di salute complessivo dell'animale e a seconda della gravità della malattia.

Diversa è la situazione dei gatti affetti da insufficienza renale acuta, la cui condizione può degenerare in pochissimo tempo, spesso con evoluzioni che si manifestano nell'arco di appena poche ore. E' la forma di insufficienza renale che colpisce maggiormente i gatti giovani ma, a differenza dell'insufficienza renale cronica del gatto, questa forma, se riscontrata per tempo, non è irrisolvibile ma può essere curata perché i reni, nella sostanza sono sani. E' sufficiente eliminare la causa che ha portato alla presenza del fenomeno acuto. Non tutti i casi di IRA sono però reversibili, è necessario effettuare una valutazione volta per volta per capire quali possono essere i margini di guarigione.

gatto che beve tanto

L'insufficienza renale cronica dei gatti: gli stadi della malattia

Essendo una malattia degenerativa, l'insufficienza renale cronica dei gatti può essere schematizzata secondo stadi. Nei primi stadi della malattia, il gatto mostra una certa difficoltà nella minzione fino a quando, nel momento in cui la situazione è completamente irrimediabile, la minzione è completamente assente, il che genera l'accumulo di tutte le sostanze nel sangue. Con l'IRC del gatto, i reni vanno man mano atrofizzandosi, quindi si rimpiccioliscono, e i nefroni è come se si spegnessero gradualmente.

In questi casi, per il decesso, è solo questione di tempo, perché l'accumulo di sostanze tossiche nel sangue è come se avvelenasse gradualmente il gatto, che nell'ultimo stadio può manifestare convulsioni e tremori, fino a giungere al coma. Va specificato che la velocità di progressione della malattia non è standard ma varia da individuo a individuo, a seconda del quadro clinico generale e delle condizioni del gatto.

Nei gatti con insufficienza renale, l'aspettativa di vita varia notevolmente: ci sono animali che possono vivere anche diversi anni dal momento della diagnosi di IRC e altri che, invece, purtroppo non sopravvivono che qualche mese o, addirittura, settimane. Sono tantissimi gli umani che quando viene diagnosticata la IRC al gatto, nel momento in cui il gatto mostra una sofferenza eccessiva e giunge allo stadio terminale, preferiscono ricorrere al veterinario e praticare l'eutanasia piuttosto che vedere il loro gatto consumarsi giorno dopo giorno in preda ai dolori. Sono scelte etiche in cui nessuno può entrare e in cui il veterinario può semplicemente esprimere il suo parere medico scientifico, senza ulteriori considerazioni di merito.

insufficienza renale cronica stadi

Le cause dell'insufficienza renale

Per quanto concerne le cause che portano all'insufficienza renale del gatto, vanno distinte quelle della IRC da quelle della IRA. Infatti, sebbene siano sostanzialmente due aspetti di una stessa malattia, sono in realtà patologie profondamente differenti, le cui cause non sono in alcun modo assimilabili ed è importante fare una netta distinzione.

Le cause dell'insufficienza renale acuta nel gatto sono legate principalmente all'ingestione di sostanze tossiche. In particolare, i medici hanno dimostrato che nei gatti giovani in cui non sussistono problemi genetici, l'insufficienza renale di tipo acuto è spesso causata dal consumo di alimenti di bassa qualità, in particolare dal punto di vista proteico. Un'altra causa frequente è la presenza di calcoli, che ostruendo i condotti di espulsione impediscono la minzione dell'urina causandone il ristagno nei reni. Particolare attenzione va data anche a ciò che il gatto potrebbe mangiare e bere durante le sue scorribande in esterno: i gatti, infatti, sono curiosamente attratti dal liquido antigelo delle auto, che presentano al loro interno sostanze tossiche che si accumulano nei reni danneggiando i nefroni.

Anche noi umani, tuttavia, possiamo essere direttamente responsabili, perché in molti casi si tende a somministrare ai gatti medicinali, come antibiotici di uso comune ma non per i gatti, che contengono sostanze dannose che vanno ad accumularsi a livello renale. Questo è uno dei motivi per i quali prima di somministrare qualsiasi farmaco è necessario rivolgersi a un veterinario, altrimenti si può incorrere in problematiche come il blocco renale del gatto. Infine, bisogna fare attenzione anche ad alcune piante potenzialmente dannose per il gatto, come il giglio, che produce una secrezione con tossine dannose che causano un problema a livello nefrotico.

Bisogna prestare la massima importanza anche all'igiene orale dei gatti, perché le gengiviti sono riconosciute come una delle cause primarie per l'insufficienza renale: i batteri che si causano da questa infezione, infatti, possono facilmente raggiungere tutti gli organi vitali mediante il flusso sanguigno, quindi anche i reni, causando problemi e mal funzionamenti.

Dall'insufficienza renale del gatto si può guarire (il più delle volte) se la causa è da ricercare in una di queste, perché solitamente è necessario eliminarla per permettere ai nefroni di riprendere la loro normale funzionalità. Ovviamente, questo discorso è valido solo se la malattia viene diagnosticata per tempo e lo stato dei nefroni non è completamente compromesso a causa di una saturazione da tossine che ne impedisce il ritorno alle normali condizioni di funzionamento.

Diverso è il caso dell'insufficienza renale cronica, le cui cause non possono essere cercate nell'ingerenza di fattori esterni, per lo meno non in modo diretto. Infatti, la IRC può essere spesso considerata come una conseguenza di altre patologie, causata da un complessivo squilibrio delle funzioni vitali del gatto.
Analizzando con maggiore attenzione le fattispecie che possono portare all'insufficienza renale, le cause della malattia cronica sono solitamente legate alle patologie che compaiono in età avanzata. La prima è l'ipertensione, una condizione normale per i gatti, così come per gli umani, con l'avanzare dell'età, perché si genera un sovraccarico a livello dei nefroni, che tra le loro competenze hanno proprio quella del filtraggio del sangue.

Altrettanto problematica può essere la condizione di ipotensione, ossia la riduzione della pressione sanguigna, problema opposto a quello precedente. In questo caso, infatti, se la pressione cala in maniera eccessiva il sangue non riesce ad arrivare al rene, che non ha quindi nulla da filtrare e non può funzionare. Altre possibili cause dell'insufficienza renale possono essere i tumori, le malattie immunitarie, congenite ed ereditarie, ma anche le infezioni batteriche.
A proposito di problemi congeniti, ci sono alcune razze di gatti che hanno mostrato una certa predisposizione all'insorgere dell'insufficienza renale. La malattia del rene policistico, per esempio, è una malattia congenita molto frequente soprattutto dei gatti persiani, soriani, birmani, siamesi e, in generale, in tutte le razze esotiche.
Le problematiche congenite, quindi reni non fisiologicamente normali, sono la causa della comparsa dell'insufficienza renale cronica del gatto in giovane età e per tale motivo i gatti delle razze sopracitate dovrebbero essere controllati con maggiore frequenza rispetto agli altri. In particolare, si consiglia l'ecografia nei primi mesi di vita, quando possibile, per verificare se i reni sono regolari o se presentano delle malformazioni.

gatto insufficienza renale aspettativa di vita

I sintomi dell'insufficienza renale del gatto

Bisogna premettere che l'insufficienza renale presenta i suoi sintomi quando l'organo (o gli organi) sono ormai compromessi per 2/3. Nelle prime fasi non è facile capire, perché non sempre si riesce a controllare l'urina del gatto: uno dei più marcati segni dell'insufficienza renale è la presenza di sangue nelle urine del gatto. Questo dev'essere un primo campanello d'allarme, che compare solitamente prima di altri sintomi.

Per quanto riguarda la IRC del gatto, la sintomatologia è evidente solo quando la malattia è nello stadio avanzato. In questi casi l'animale rifiuta il cibo, vive in uno stato di apatia costante, presenta vomito e diarrea. Sono gli stessi sintomi che si verificano anche nella forma acuta della malattia, che a differenza di quella cronica ha una sintomatologia più immediata. Chi vive con un gatto dovrebbe prestare la massima attenzione alla frequenza con la quale il gatto beve. L'aumento esponenziale della sete, quindi la necessità di cambiare con maggiore frequenza la lettiera, è già un primo e importante sintomo. Infatti, le difficoltà dei reni a lavorare per l'espulsione delle tossine portano il gatto ad effettuare la minzione di urina molto più diluita, che comporta una maggiore perdita di liquidi, che il gatto prova a compensare bevendo di più. Si verificano, quindi, anche episodi di disidratazione.

insufficienza renale gatto

La diagnosi dell'insufficienza renale

Appena si verificano i sintomi, anche parziali, precedentemente descritti, è importante effettuare l'esame delle urine del gatto, attraverso il quale il medico è in grado di diagnosticare la malattia e il suo stadio. Il medico può anche richiedere esami ecografici sul gatto per capire la causa di tale insufficienza ma il più delle volte risulta molto difficile individuare la causa esatta dell'insufficienza renale.

La cura dell'insufficienza renale

Bisogna purtroppo premettere che per l'insufficienza renale cronica del gatto, purtroppo, non esiste una cura definitiva della malattia ma solo un trattamento medico il cui scopo è quello di rallentare o contrastare l'incedere della malattia, che comunque fa inesorabilmente il suo corso. In caso di infezione batterica, se riscontrata, è necessario eliminare immediatamente questo focolare per togliere l'aggravio dei nefroni. In tutti gli altri casi, la terapia si limita semplicemente a minimizzare gli effetti della malattia, offrendo il supporto esterno ai reni con sostanze elettrolitiche per correggere la disidratazione.

Farmina Vet Life Renal feline, alimentazione gatto insufficienza renale

L'alimentazione: l'importanza per la gestione dell'insufficienza renale

Il ruolo dell'alimentazione nella gestione dell'insufficienza renale è cruciale.
La dieta dei gatti affetti da questo tipo di patologia deve tenere in considerazione tre aspetti fondamentali:

- l'apporto di acqua costante per evitare la disidratazione dell'animale. Per tale motivo, i gatti con questo problema dovrebbero assumere con maggiore frequenza alimenti umidi come scatolette, piuttosto che con le crocchette secche. Questo perché i gatti assumono la maggior parte dell'acqua proprio attraverso il cibo;

- basso contenuto proteico, visto che la maggior parte delle scorie accumulate nei pazienti con insufficienza renale derivano proprio dalla scomposizione proteica. Il veterinario consiglia in questo caso il giusto apporto proteico, perché anche una dieta troppo povera di proteine è dannosa per l'animale;

- basso contenuto di fosforo protegge i reni nei soggetti affetti da IRC. Se nonostante questo, il gatto continua a mostrare le stesse problematiche legate a questo aspetto, allora è il caso di fargli assumere dei leganti.
Farmina Vet Life Renal Feline è l'alimento a base di riso e carne di pollo, appositamente studiato per i problemi renali del gatto, valida alternativa per il gatto con insufficienza renale alla dieta casalinga. Rispetta tutte le indicazioni nutritive per i gatti con IRA e con IRC, supportando la funzionalità dei reni grazie al basso apporto di fosforo e proteine.

Farmina Vet Life Renal Feline è consigliato per il supporto della funzione renale in caso di insufficienza renale cronica o acuta. Trattandosi di un alimento particolare della linea veterinaria Farmina, è preferibile richiedere il parere del veterinario di fiducia, per assicurarsi che sia adatto al proprio gatto.

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La prevenzione dell'insufficienza renale mediante il cibo

Nei soggetti a rischio è consigliabile intraprendere una dieta preventiva prima che insorga la malattia. A partire dal primo anno di età si possono somministrare alimenti specifici come quelli della linea Trainer Solution Sensirenal, nella variante croccantini e patè. I croccantini sono alimenti proteici a base di maiale con estratti di betulla e di omega-3, volti a ridurre lo stress ossidativo e a fornire il giusto apporto proteico. La versione paté con carne di tacchino, invece, è ricca di garcinia e mangostana, altrettanto valida per la riduzione dello stress ossidativo e per mantenere il gatto leggero e in forma. Il ridotto contenuto di proteine, fosforo, sodio e l'inclusione di antiossidanti ed acidi grassi Omega 3 aiutano a preservare la funzionalità delle vie urinarie.

Come spiegato in precedenza, quindi, l'insufficienza renale dei gatti è una malattia con due facce. Se nella versione acuta (IRA) esistono delle possibilità di guarigione eliminando le cause che hanno portato alla patologie, con la versione cronica (IRC) purtroppo questa possibilità è nulla. L'età e lo stato di salute complessivo giocano un ruolo fondamentale nell'aspettativa di vita dei gatti affetti da questa patologia e i gatti con IRA che riescono a guarire, conservano comunque uno stato di sensibilità renale che con il tempo può trasformarsi in una forma cronica.

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Fabio
 Fabio
Gentile Sig.ra Alessandra. I valori renali (azotemia e creatinina) sono lievemente più alti del normale, potrebbe essere normale ,ma potrebbe anche trattarsi di una forma lieve o appena iniziata di insufficienza renale. Io procederei come a detto la collega, ripetendo le analisi a distanza di tempo per vedere se i valori rimangono stabili, rientrano o aumentano. Potrebbe essere molto utile aggiungere un esame delle urine completo con valutazione della proteinuria (Pu/Cu) e , nel sangue, la valutazione del SDMA (un utile parametro di funzionalità renale). Consiglierei anche una ecografia renale soprattutto se sono presenti altre alterazioni riconducibili a insufficienza renale o i valori del sangue non scendono o, peggio, aumentano. Cordiali saluti
Alessandra
 Alessandra
Buongiorno Dott. Aleandri, scrivo per un consiglio. La mia micia, che compirà 5 anni a giugno, ha fatto la visita annuale di controllo e le analisi di controllo. In passato aveva avuto una pancreatite. Purtroppo ho solo il biochimico perchè una fiala si è rotta e riportarla per un nuovo prelievo per lei è un forte motivo di stress quindi preferisco posticipare. Alla visita la veterinaria l'ha trovata bene, pesa 4,5 Kg, mangia regolarmente e beve da ciotola e fontanella acqua S.Anna. Come si può vedere dalle analisi la creatinina e l'urea risulta lievemente al di sopra del massimo e la mia veterinaria mi ha detto di non preoccuparmi nel senso che secondo lei sono valori che rientrano. Per ora mi ha detto di mischiare al cibo che lei assume anche il renal e darle un birillino al giorno di Nefrokrill perle e che tra 2/3 mesi ripeteremo le analisi. Io mi sono molto demoralizzata perchè la micia è giovane per avere già a che fare con una eventuale insufficienza renale.... Cosa ne pensa? Grazie anticipatamente Allego referto CHIMICA CLINICA intervallo di riferimento min max CPK (IU/L): 207 10 140 AST (IU/L): 41 13 49 ALT (IU/L): 55 6 62 ALP (IU/L): 20 4 56 GGT (IU/L): 1 0 5 Colinesterasi (IU/L): 5583 1500 3000 Bilirubina Tot. (mg/dL): 0.08 0 0,3 Glucosio (mg/dL): 107 70 130 Colesterolo (mg/dL): 170 50 200 Trigliceridi (mg/dL): 48 20 90 Urea (mg/dL): 63 20 60 Creatinina (mg/dL): 1.74 0,7 1,7 Amilasi (IU/L): 770 300 1700 Lipasi Totale (IU/L): 118 1 80 P.T. (g/dL): 7.88 5,8 8,5 Albumina (g/dL): 3.75 2,2 4 Globuline (g/dL): 4.13 2,7 6,5 Rapporto A/G: 0.91 0,4 1,3 Calcio (mg/dL): 10.4 8 10,9 Calcio corretto (mg/dL): 10.2 8 10,9 Fosforo (mg/dL): 3.5 1,5 5,8 Calcio * Fosforo: 35.6 < 60 Sodio (mEq/L): 152 141 157 Potassio (mEq/L): 4.1 3,2 5,4 Rapporto Na/K: 36.8 > 27 Cloro (mEq/L): 117 108 120 Cloro corretto (mEq/L): 120.1 108 120 Rapporto Cloro/Fosforo: 34.3 Bicarbonati (HCO-3) (mEq/L): 15.8 17 24 Divario Anionico: 23.3 15 25 Magnesio (mg/dL): 2.1 1,8 3,5 Osmol. Sier. Calc. (mOsm.): 320.8 220 375 Ferro totale (μg/dL): 82 70 170 UIBC (μg/dL): 211 124 347 TIBC (μg/dL): 293 250 506 Saturazione (%): 28.1 22 55 AMILOIDE SIERICA A (SAA) (μg/ml): 0.7 0 0,7 Note:
Fabio
 Fabio
Buongiorno. La terazosina andrebbe somministrata 2-3 volte al giorno, ma la scelta della frequenza spetta sempre al medico curante.L'antinfiammatorio è spesso indispensabile, generalmente si fa per bocca , ma dipende dalla situazione. L'integratori vanno bene, la mirtazapina dipende dall'appetito. Se mangia senza ava bene, altrimenti è meglio farla. L'urina rossa è più probabilmente dovuta alla presenza di sangue , se non lo è più è un buon segno. Cordiali saluti
Mary
 Mary
Egregio Dottor.Aleandri, Ho parlato alla mia veterinaria del farmaco,da Lei menzionato,in relazione ad un trattamento da prendere in considerazione,per la cistite di Brando che comunque,gestisco solo con il CystoCure 60mg., in manifeste recidive.Lei darebbe giornalmente,mezza compressa? Non vorrei eccedere con gli integratori,a volte ho dei dubbi leciti,dal momento che tutte le iniziative sono a mio carico e non sono un veterinario. La veterinaria mi ha dato due iniezioni di antinfiammatorio da somministrare con cautela. Infatti,non ho fatto l'iniezione, perché con il siringone sotto cute,gli passa il bruciore che implica un'agitazione nel gattino,tanto da rilasciare pozze di urina in ogni angolo della casa. Come alimentazione,gradisce solo i croccantini della Farmina Vet Renal,se provo con l'umido della Farmina,non lo mangia. Ho provato a forzarlo, mettendo glielo io in gola,ma poi ha vomitato. Dimenticavo gli massaggio lo Stomodine in bocca,per sfiammare la stomatite. È magro,ma molto attivo,la struttura ossea è forte,tanto che sale e scende dai mobili. A volte oltre al Krill che sommistro al mattino,dopo Fortekor e mezza compressa di Direne,aggiungo nel pomeriggio olio di fegato di merluzzo con Vit.D e A della Long Life,perle da 50 mg.Non sempre,a volte. Cosa ne pensa.Una cosa positiva che urina, una volta rossa ma ho pensato all'Epaviten e soprattutto non ha più stipsi. Non metto sempre il Mirataz 20 mg.,nel lobo dell'orecchio. Mi scuso per l'invadenza,non so dove eserciti Lei,ma essendo io residente a Ravenna, temo l'impossibilità di una visita e solo per corrispondenza via email. Non voglio assolutamente approfittare della sua disponibilità e capirò se non mi risponderà. Comunque, grazie. Buona giornata, cordiali saluti. Mary
Fabio
 Fabio
Gentile Sig,ra Mery. L'antibiotico si può dare senza grandi rischi ma dobbiamo essere sicuri che serva. Non tutte le cistiti nei gatti hanno una componente batterica, anzi la maggior parte no. Una pratica corretta è di procedere prima ad un esame delle urine con colturale e antibiogramma e poi , se sono evidenti batteri nelle urine iniziare con un antibiotico in attesa dell'esito del colturale. L'uso dell'antinfiammatorio è quasi sempre necessario, nel suo caso va valutato molto bene visto il problema renale. Gli integratori sono utili. In alcuni casi può essere necessario introdurre un farmaco modulatore del tono dell'uretra (per es. terazosina). Cordiali saluti
Mary
 Mary
Buongiorno Dott.Aleandri, Mi permetto di disturbarla ancora, perché mi interessa il suo parere. Brando,il mio Persiano,di anni 16,ieri sera,ha avuto una recidiva di Cistite,una cistite che si era manifestata,prima dell'aggravarsi dell'insufficienza renale,ed era stata curata con Baitril 50mg. e successivamente con Synulox 50mg, dosaggio 100 mg.al di',per un peso di Kg.3,5. Dopodiché i valori della creatinina e azotemia,sono saliti a 7,00 e 125,80,come da antibiogramma effettuato dal veterinario. Nelle urine ,c'erano batteri e sangue. Io avevo associato CystoCure forte,che il veterinario ha confermato. Lei oggi darebbe ancora dell'antibiotico oppure si corre il rischio di alzare i valori della creatinina e azotemia.I veterinari,affermano che con l'antibiotico non si alzano i valori, perché l'antinfiammatorio non si può fare e di continuare con il CystoCure. Ieri sera,dopo aver ripreso a mangiare,ha iniziato a lasciare gocce di urina, ed era agitato. Devo aggiungere che anche la stipsi era risolta.La veterinaria mi ha detto di dare il CystoCure,cosa che avevo già fatto.Per fortuna,si è calmato e addormentato. Scusi se mi sono così prolungata,ma credevo che non avrei avuto ancora il problema della cistite,anche se sono consapevole che è associata alla IRC. Spero in una Sua risposta e ringrazio anticipatamente. Mary
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