
Le principali patologie delle vie urinarie nel gatto
I felini sono animali molto resistenti e capaci di adattarsi alle condizioni di sopravvivenza più difficili e rigide, ma se c'è un apparato particolarmente sensibile in questa specie è proprio quello urinario.
I gatti, infatti, risentono molto facilmente di tutti i cambiamenti omeostatici che comportano una variazione del pH urinario, con diverse conseguenze. Le patologie più comuni del gatto che colpiscono le vie urinarie sono le cistiti; quest'ultime possono poi essere causate da agenti eziologici differenti e per questo vengono classificate in:
- cistiti batteriche, quando l'agente eziologico è infettivo batterico;
- cistiti infiammatorie, quando la causa è un'infiammazione delle pareti vescicali;
- cistiti da stress, quando agenti stressogeni comportano un'alterazione del pH urinario;
- cistiti emorragiche, quando vi è la raccolta di sangue in vescica;
- cistiti da calcolosi, quando vi sono calcoli in vescica;
- cistiti alimentari, quando l'alimentazione incide sul pH urinario determinando la formazione di cristalli urinari.
In ogni caso, ciò che varia è il pH delle urine e il suo peso specifico, parametri indispensabili per stabilire il tipo di problema e la sua soluzione, insieme ad altri esami diagnostici.
Tra tutti i tipi visti, la cistite che si presenta con maggior frequenza è quella alimentare, figlia di abitudini di alimentazione scorretta con cibi di scarsa qualità e con un contenuto di ceneri troppo elevato.
Quando si instaura una cistite è necessario intervenire tempestivamente richiedendo l'aiuto di un medico veterinario, per fare in modo che venga individuata la causa, stabilita una diagnosi ed impostata una terapia specifica. Le cistiti, infatti, se trascurate possono evolvere in FUS (Sindrome Uremica Felina), una patologia in cui il passaggio di urina si blocca, situazione che mette a rischio la vita del gatto.
Cos'è la struvite del gatto
La struvite del gatto è una patologia riferita alla cistite di origine alimentare. Quando i gatti vengono abitualmente alimentati con cibo scadente o con cucina casalinga secondo un piano dietetico errato, possono andare incontro ad una variazione del pH urinario. Il pH delle urine del gatto deve essere acido e aggirarsi attorno ai valori di 5.5 fino a massimo 6.5. Quando l'alimentazione reiterata con cibi scadenti porta il pH urinario a salire troppo, basificando le urine, si iniziano a creare dei precipitati che aggregandosi formano i cristalli di struvite. I cristalli restano sospesi nella vescica, alterando la flora microbica saprofita e inducendo piccole lesioni sulle pareti vescicali che favoriscono l'insorgenza di infezioni batteriche.
A lungo andare i cristalli di struvite, se non sciolti con un'alimentazione correttiva o con una terapia farmacologica appropriata, possono continuare ad aggregarsi fino a formare dapprima una sorta di sabbiolina chiamata renella, per poi procedere verso la formazione di veri e propri calcoli.
I calcoli del gatto possono essere di piccole, medie o grosse dimensioni e comportano non solo un insulto biologico e fisico continuo alla vescica, ma riducono anche la capienza media della stessa, comportando una minzione più frequente e una ridotta capacità di distensione.
Col tempo i calcoli di struvite del gatto determinano anche un ispessimento delle pareti vescicali, con conseguente ridotta contrattilità e risposta adattativa a seguito della minzione. I calcoli urinari non possono essere sciolti con l'alimentazione correttiva e nemmeno con un approccio terapeutico farmacologico, perché l'unica soluzione optabile è rappresentata dalla chirurgia con asportazione manuale dei calcoli. Poiché l'intervento risulta essere abbastanza invasivo, sarebbe opportuno evitare di giungere a questo grado di gravità ed intervenire sin dai primi sintomi.
Cause della struvite del gatto
La principale causa di struvite del gatto è senza dubbio un'alimentazione in grado di alcalinizzare eccessivamente le urine, portando il suo pH al di sopra di 7. Sebbene la specie felina sia particolarmente delicata dal punto di vista urinario, vi sono gatti decisamente sensibili al problema, che manifestano la sintomatologia già dopo solo un paio di mesi con un cibo di bassa qualità.
Implicati in prima linea sono senza dubbio tutti i prodotti da supermercato, i croccantini a basso costo, le scatolette di umido di qualità scadente e anche un'alimentazione casalinga fatta di scarti e avanzi. I gatti, infatti, come anche i cani, sono dei carnivori stretti e posseggono un apparato gastrico diverso dal nostro per cui non riescono a digerire, metabolizzare ed assimilare correttamente tutta la varietà alimentare di cui ci cibiamo noi umani.
Anche una cucina casalinga, apparentemente considerata sana quindi, può costituire la causa di struvite nel gatto. Un'alimentazione corretta deve essere basata su una grossa quota proteica, circa il 70%, rappresentata da carni fresche, pesce e formaggi magri, mentre il restante 30% da frutta, verdura e grassi. Poiché può risultare impegnativo e difficile ricreare un'alimentazione corretta per un gatto sensibile alla struvite e alle cistiti, è sempre meglio affidarsi a marchi di pet food che hanno creato formulazioni specifiche per far fronte al problema. Queste speciali tipologie di alimenti per gatti, infatti, hanno la capacità di far scendere il pH urinario ai valori normali grazie ad un tenore particolarmente acido degli ingredienti di cui sono composti. L'alimentazione da sola, in alcuni casi, può risolvere il problema e portare alla totale dissoluzione dei cristalli di struvite, ma in alcuni casi può essere necessaria anche una terapia farmacologica collaterale.
Sintomi della struvite del gatto
Uno dei primi sintomi che il gatto affetto da struvite manifesta è l'atteggiamento ripetuto e continuo di entrare nella lettiera, mettersi nella tipica posizione di minzione e non riuscire ad urinare, oppure emettere poche gocce di urina. Generalmente, a questo atteggiamento è anche associato un miagolio di dolore, perché durante la minzione il passaggio delle urine risulta bruciante e pungente.
Anche l'impossibilità di urinare, con la conseguente sensazione di vescica piena, comporta dolori addominali di varia intensità. Se questa situazione dura troppo tempo superando le 24 ore, il gatto va in coma uremico e muore. L'emissione di urina, infatti, non deve mai interrompersi del tutto per cui alle prime avvisaglie è importante recarsi tempestivamente dal veterinario. Un altro atteggiamento tipico del gatto affetto da struvite è che tende ad urinare vicino alla lettiera ma fuori dai bordi, o addirittura in posti del tutto inusuali, come il divano, una coperta o un tappeto. Questi segnali indicano uno stato di sofferenza del micio che mostra il problema alterando le sue abitudini.
Un altro sintomo della struvite può essere rappresentato dalla presenza di gocce di sangue nell'urina, che può essere ritrovato nella lettiera o nelle postazioni che il gatto ha utilizzato al posto della lettiera. Quest'ultimo, però, non è un reperto sempre presente, per cui non può essere utilizzato come discriminante assoluto in caso di assenza. Infine, un gatto che ha dei cristalli di struvite in vescica potrebbe tendere a lavarsi continuamente i genitali, nel tentativo inutile, ahimè, di liberare le vie urinarie e lenire il dolore e il bruciore che prova.
Prevenzione della struvite del gatto
L'unico metodo di prevenzione attuabile verso la struvite del gatto è assicurargli un'alimentazione quotidiana di qualità, reperita tra le migliori marche in commercio. I gatti che non hanno mai mostrato il problema devono essere considerati comunque a rischio e per questo devono essere sottoposti a controllo delle urine almeno una volta all'anno, associando un'alimentazione di mantenimento adeguata. I gatti a cui invece è stata già fatta diagnosi di struvite e hanno avuto anche un singolo episodio di cistite alimentare devono essere trattati con particolare attenzione perché sono matematicamente predisposti alle recidive, non appena si dovesse ritornare alle vecchie cattive abitudini. Per questi gatti è necessario un controllo delle urine ogni 3 mesi e un'alimentazione specifica fatta con una formulazione di crocchette Urinary gatto.
L'Urinary gatto è una referenza alimentare presente in tutte le miglior catene di pet food, che indica un cibo appositamente formulato per aiutare l'acidificazione delle urine e riportare il pH urinario ai suoi valori normali. Questo tipo di alimentazione permette di far sciogliere i cristalli di struvite che, così, possono essere eliminati naturalmente con la minzione. Inoltre, le crocchette Urinary gatto prevengono le recidive e assicurano la buona salute dell'intero apparato urinario del gatto. Tra le migliori marche che propongono questa tipologia alimentare è sicuramente da annoverare la Farmina Struvite, un alimento che presenta specificatamente tutte le caratteristiche appena descritte, oltre ad una grande appetibilità, indispensabile anche per i gatti dal palato particolarmente difficile.
La Farmina Struvite gatto costituisce senza dubbio una forma di prevenzione per tutte le recidive potenziali di questa patologia.
Soggetti più colpiti da struvite
Sebbene l'alimentazione sia la causa madre alla base della struvite nel gatto, ci sono alcuni esemplari che pur essendo alimentati erroneamente per lunghi anni, o addirittura per tutta la vita, non mostrano mai la patologia. Sono soggetti rari e possono essere considerati individui resistenti, perché la struvite si presenta nella quasi totalità dei gatti alimentati scorrettamente.
Esiste sicuramente una predisposizione individuale, quindi, ma va specificato che anche la razza e il sesso hanno un loro valore nella percentuale di possibilità che la struvite si instauri.
Solitamente le razze pure, con linee di sangue molto strette, come i Persiani, i Siamesi e gli Abissini, manifestano una maggior incidenza di casi di struvite perché questi soggetti sono generalmente più gracili, delicati e cagionevoli di altri gatti europei, derivati da linee di sangue molto distanti.
I soggetti femmine, poi, mostrano una minor incidenza di cistiti da struvite rispetto ai maschi, questo anche per la lunghezza ridotta dell'uretere: i maschi, infatti, posseggono un uretere che dalla vescica procede per tutta la lunghezza del pene, dove tende a restringersi. E' proprio in questo punto che l'eliminazione dei cristalli di struvite diventa più difficile dopo il lungo percorso, determinando più facilmente il blocco dell'emissione urinaria. Va specificato, inoltre, che i maschi castrati sono decisamente più predisposti all'insorgenza di cistiti da struvite, rispetto ai maschi interi.
Si potrebbe concludere, quindi, che i maschi castrati di razza pura sono i soggetti in assoluto più esposti alla patologia, ma non bisogna mai scartare l'ipotesi che anche una femmina europea non sterilizzata possa manifestare ugualmente il problema. Alla base, resta sempre indispensabile assicurarsi di fornire un'alimentazione specifica e corretta al proprio gatto per evitare a prescindere qualsiasi possibilità di cistite da struvite.
Alimentazione adeguata del gatto in corso di struvite
Chiarito il concetto che l'alimentazione è alla base sia della prevenzione che della risoluzione dei casi di struvite, andiamo a vedere quali tipi di cibi possono risultare particolarmente utili in caso di struvite attiva in fase acuta e in caso di prevenzione da struvite.
La Farmina è un'azienda seria che da decenni si occupa di mangimistica animale, producendo solo prodotti di elevata qualità e grande appetibilità.
Farmina Vet Life Struvite gatto è la referenza che l'azienda produce per i soggetti che manifestano cistiti da struvite in fase acuta e attiva. Quest'alimento, infatti, comporta la dissoluzione degli uroliti di struvite, prevenendone la formazione di nuovi grazie all'addizionamento di DL-metionina e solfato di calcio che contribuiscono ad acidificare le urine, abbassando il pH.
Inoltre l'alimento presenta un ridotto contenuto di magnesio, ammonio, fosforo e proteine che inibiscono l'aggregazione di nuovi uroliti; inoltre il minor contenuto di proteine riduce l'urea presente in vescica, limitando la proliferazione batterica ureasi-positivi e abbassando le probabilità di infezione.
La Farmina Struvite Management gatto, invece, è una formulazione utile soprattutto per evitare le recidive di cistiti da struvite nei gatti che hanno già fatto terapia alimentare e/o farmacologica e hanno raggiunto il giusto pH urinario. Questo alimento, infatti, presenta un quantitativo minore di solfato di calcio, che quindi comporta una minor acidificazione: in questo modo il pH si stabilizza inibendo l'ulteriore formazione di uroliti. Anche le riduzioni di calcio, fosforo, magnesio e ammonio sono più limitate rispetto alla precedente referenza, così come il quantitativo proteico. Con la formulazione Struvite Management si può ottenere un controllo stabile del pH urinario del gatto predisposto a struvite.
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