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Intolleranze alimentari del cane: guida alla scelta della migliore alimentazione per cani intolleranti

Intolleranze alimentari del cane: guida alla scelta della migliore alimentazione per cani intolleranti

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Le intolleranze alimentari del cane: perché si verificano e quali sono le cause

Le intolleranze alimentari dei cani sono delle sensibilizzazioni estreme che i nostri amici a quattro zampe hanno sviluppato a livello dell'apparato digerente. Sono molte le scuole di pensiero che cercano di dare una spiegazione logica e convincente sull'argomento e proprio per questo motivo non si è ancora riusciti a trovare una motivazione unica e oggettiva per spiegare questo fenomeno in crescita. Uno dei pochi dati indiscutibili in tal senso è che rispetto al passato i casi sono cresciuti in maniera esponenziale, con un picco di incremento tra gli anni Novanta e gli anni Duemila. Cos'è successo in quel periodo? In realtà non si tratta di un fenomeno scoppiato all'improvviso ma pare sia il frutto di un cambiamento lento e graduale, iniziato nel momento in cui gli animali sono diventati prettamente dei cani da compagnia, abituati a vivere in appartamento a stretto contatto con l'uomo.

Le modifiche radicali dell'alimentazione, passata dall'essere composta principalmente di scarti e di cibi procacciati dall'animale quando ancora viveva libero, utilizzato come animale da lavoro, all'essere, invece, composta da alimenti raffinati e di bassa qualità, ha fatto in modo che l'intero organismo abbassasse le sue difese, si indebolisse, esponendosi e sensibilizzandosi. La colpa, quindi, è dell'uomo? Sì, perché l'idea che il cane domestico debba mangiare esclusivamente certi cibi particolari, troppo spesso di scarsa qualità, ha generato questa situazione di intolleranza che, oggi, è comune a tantissimi cani. 

Ci si stupirebbe se si analizzasse l'alimentazione dei cani fino agli anni Cinquanta/Sessanta: per cultura e per necessità, infatti, ai cani veniva proposto quello che avanzava dai pasti degli umani e nemmeno tutto. I derivati dei cereali, per esempio, sono entrati nella dieta dei cani solo a partire dagli anni Ottanta: quando le famiglie non vivevano una condizione economica positiva, specialmente durante gli anni della guerra e in quelli immediatamente successivi, il pane era considerato un alimento per ricchi e quindi sarebbe stato un oltraggio darlo agli animali. Una scelta irreprensibile dal punto di vista etico ma, soprattutto, alimentare: i cani non sono cerealicoli quindi il loro corpo non è adatto a sintetizzare gli zuccheri che provengono da questo tipo di alimenti e da altri, il che fa in modo che si venga come a creare una saturazione di elementi non digeriti che, a lungo andare, portano l'animale a sviluppare l'intolleranza.


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C'è differenza tra intolleranze e allergie?

E' importante sfatare immediatamente una convinzione popolare secondo la quale l'intolleranza sia semplicemente una forma più lieve di allergie alimentari dei cani. Infatti, queste sono due patologie diametralmente opposte che possono essere accomunate tra loro esclusivamente per alcuni sintomi, ma nemmeno tutti, e per il fatto che si tratta di reazioni avverse al cibo somministrato. Infatti, se come spiegato in precedenza le intolleranze alimentari colpiscono l'apparato gastrico del cane, le allergie intaccano il sistema immunitario. 
Entrando maggiormente nello specifico, le allergie si manifestano quando l'organismo ha una reazione sbagliata, o eccessiva, a uno specifico ingrediente: questo avviene perché l'elemento viene ritenuto dannoso e, quindi, il sistema immunitario si attiva per debellarlo. Questa reazione è unicamente associata alle proteine, nessun altro elemento nei cani può causare reazioni allergiche. 
Al contrario, quando il cane soffre di intolleranze, il suo corpo semplicemente ha difficoltà a digerire determinate sostanze ed è una problematica che può essere scatenata da tutti i nutrienti e non solo dalle proteine. 
Alla luce di questo, quindi, appare evidente che sia un errore sostanziale credere che allergia e intolleranza siano, nei fatti, sinonimi, modi di dire diversi per indicare una medesima patologia. E' quindi di importanza fondamentale, capire se il cane ha sviluppato un'allergia o un'intolleranza, perché le cure e le precauzioni da prendere sono diverse per garantire all'animale la miglior salute possibile.

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Principali sintomi dell'intolleranza alimentare

I sintomi delle intolleranze alimentari si sviluppano a diversi livelli, e possono colpire numerosi organi e apparati dell'animale in maniera più o meno grave. Tra i sintomi più diffusi e frequenti, che rappresentano anche i primi campanelli d'allarme per scoprire se il cane è affetto da intolleranze o meno, troviamo le problematiche cutanee, relative alla pelle e al pelo. In questi casi il cane tende ad aumentare la frequenza con cui si gratta, a causa della presenza di fastidiose eruzioni cutanee, che spesso si accompagnano alla produzione di secrezioni infettive; aumentano gli arrossamenti e il prurito, tanto che se non si presta la dovuta attenzione, il cane può grattarsi in maniera talmente tanto veemente da causarsi delle piccole ferite. Il pelo può opacizzarsi, può comparire la forfora anche a causa della disidratazione della pelle.
Altrettanto frequenti, ma più gravi, sono i casi di sintomatiche legate all'apparato digerente. Un cane con spiccate intolleranze tende a vomitare spesso, a soffrire di dissenteria e a produrre, più spesso, feci odorose e mal formate; flatulenza e meteorismo sono tra i principali sintomi intestinali delle intolleranze, che spesso si accompagnano anche dimagrimento rapido dell'animale o gonfiore addominale.
Ci sono, poi, i sintomi generici, ossia delle infiammazioni che possono colpire diverse parti dell'organismo del cane. Tra queste vanno segnalate le otiti e le congiuntiviti, cistiti, bronchiti, tosse e starnuti. Attenzione, poi, ai casi di shock anafilattico: questa è una fattispecie legata esclusivamente alle allergie.

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I test alimentari e la dieta privativa: come capire a quale alimento è intollerante il cane

Appurato che il cane non è allergico ma intollerante, è di fondamentale importanza capire qual è la sostanza che ha fatto scaturire in lui questi problemi. Non è semplicissimo al giorno d'oggi, sia per quei cani che vengono alimentati con cibo industriale, sia per quelli che vengono alimentati con una dieta casalinga o con tutto quello che viene servito in tavola ai loro umani. Per individuare qual è l'elemento, o gli elementi, che hanno dato origine all'intolleranza, è indispensabile eseguire dei test alimentari, che solitamente vengono inseriti all'interno di una dieta privativa. Cosa significa? Sotto stretto controllo medico, la dieta del cane viene completamente modificata e tutte le proteine e i nutrienti che erano presenti nella sua dieta vengono totalmente eliminati per far spazio ad altri elementi nutrizionali. Partendo da questo, il veterinario reintroduce gradualmente alcuni degli elementi che il cane era solito mangiare in precedenza, valutando le reazioni dell'animale. Solo in questo modo è possibile capire quale è la sostanza che ha generato la problematica e solo così è possibile eliminarla dalla dieta dell'animale in favore di elementi tollerati dal suo organismo. 
I test per le intolleranze, in linea di massima, andrebbero eseguiti non appena il cane mostra i primi sintomi, quindi senza aspettare dei veri e propri malesseri che potrebbero solo complicare tutto l'iter di diagnosi e individuazione, oltre che rendere davvero cagionevole la salute dell'animale.


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Alimentazione del cane intollerante: consigli alimentari per cani intolleranti

Quando il veterinario individua l'intolleranza del cane, a quel punto tutti gli alimenti che venivano somministrati precedentemente andrebbero evitati. Soprattutto nel primo periodo di dieta privativo, bisognerebbe dare solo cibo ipoallergenico per cani, come le crocchette ipoallergeniche, che sono prive di qualsiasi sostanza che potrebbe causare reazioni allergiche o intolleranti negli animali.

Tra le crocchette per cani intolleranti maggiormente consigliate dai veterinari ci sono quelle della linea Farmina N&D Quinoa Canine, una nuova gamma di crocchette sviluppate da una delle case più rinomate per la produzione di alimenti per cani, che ha studiato quattro differenti tipologie di crocchette.

L'innovazione Farmina N&D è nell'aggiunta della quinoa alle crocchette: questa è una pianta erbacea che viene considerata un super alimento perché ricca di straordinarie proprietà nutritive, che portano innumerevoli benefici alla salute dell'animale. Nello specifico, la quinoa facilita la digestione perché migliora l'assorbimento dei nutrienti e contribuisce all'attività intestinale. Inoltre, presupponendo il fatto che i cani sono particolarmente sensibili al glutine, quindi sono intolleranti a gran parte dei cereali, nelle crocchette ipoallergeniche per cane Farmina N&D, questi sono stati sostituiti dalla quinoa, che oltretutto è una fonte maggiore di nutrienti, oltre a essere completamente scevra di glutine e con un bassissimo indice glicemico.
Infine, tra i benefici della quinoa, è da sottolineare anche il suo contributo nella prevenzione delle patologie cardiovascolari, che proprio a causa dell'alimentazione non corretta sono in aumento anche tra i cani di giovane età. 
Come accade per tutti gli ingredienti delle crocchette per cani con intolleranze alimentari prodotti da Farmina N&D, anche la quinoa proviene da coltivazioni biologiche italiane e questo garantisce la qualità assoluta dell'alimento.

Tutti e 4 i prodotti della linea N&D Grain Free Quinoa Skin & Coat hanno in comune, oltre alla quinoa, anche la curcuma e il cocco. 

Il cocco, oltre che dare un ottimo sapore al preparato, è un eccellente alleato per la protezione della cute e per mantenere in salute il pelo, grazie all'ingente presenza di zinco e di vitamine B e C. Anche la curcuma è funzionale alla salute della cute, perché ricchissima di antiossidanti naturali, che aiutano soprattutto nella cicatrizzazione cutanea
Tra le caratteristiche più importanti delle crocchette N&D Grain Free Quinoa Skin & Coat c'è l'utilizzo di fonti proteiche non comuni: questa scelta è stata fatta in maniera scientifica e ponderata dal team di ricerca Farmina N&D, perché essendo carni che generalmente non sono presenti nei preparati industriali, non sono fonti di intolleranze per i cani ma, anzi, svolgono un'importante funzione di supporto nelle diete privative per individuare il fattore scatenante delle intolleranze alimentari dei cani.


crocchette per cani intolleranti linea Farmina N&D Quinoa Skin & Coat

I prodotti N&D Grain Free Quinoa Skin & Coat di Farmina

Farmina N&D Grain Free Quinoa Skin & Coat Anatra, quinoa, cocco e curcuma 

La carne d'anatra di queste crocchette per cani intolleranti è l'ingrediente fondamentale per sostituire le fonti proteiche. Questa carne, infatti, è nota per le sue elevatissime proprietà nutritive: l'apporto proteico è elevato ma il basso indice glicemico e la scarsa presenza di grassi rendono questa carne particolarmente adatta anche per cani che devono seguire un regime alimentare controllato e bilanciato per la cura di altre patologie. Inoltre, la formula è specifica per mantenere il pelo e la cute dell'animale in perfetta salute.

 
Farmina N&D Grain Free Quinoa Skin & Coat Aringhe, quinoa, cocco e curcuma

Anche le carni ittiche sono ricchissime di proprietà benefiche per la loro salute. In particolare, le aringhe sono un alimento particolare, che difficilmente si trova nelle preparazioni per cani, ma è una fonte inesauribile di benefici. L'omega-3 presente in elevate quantità in questo pesce, utilizzato fresco e proveniente da allevamenti controllati e selezionati, aiuta a rendere il pelo del cane perfettamente lucido e brillante, contrastando uno dei principali effetti delle intolleranze alimentari.


Farmina N&D Grain Free Quinoa Skin & Coat Cervo, quinoa, cocco e curcuma

La speciale composizione gluten e grain free di questa linee di crocchette per cani con intolleranze alimentari è arricchita dalla presenza di carne di cervo, un alimento inusuale negli alimenti per cani, che aiuta a depurare l'organismo dalle tossine in eccesso e dalle proteine fonte di intolleranze. La carne di cervo, inoltre, è molto saporita e questo rende il pasto ancora più gustoso per l'animale, che non soffrirà nel passaggio da una fonte proteica a un'altra.


Farmina N&D Grain Free Quinoa Skin & Coat Quaglia, quinoa, cocco e curcuma

Quella di quaglia è una carne molto leggera, con un basso apporto lipidico e quindi facilmente digeribile anche dai cani con elevata sensibilità intestinale e intolleranti. L'unione della carne di quaglia con la curcuma, la quinoa e il cocco in queste crocchette ipoallergeniche per cani fa in modo di creare il giusto mix di nutrienti e di sostanze nutritive, che facilitano la digestione del cane, contribuendo a una dieta leggera, equilibrata e povera di sostanze potenzialmente nocive.

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  •  Commenti ( 4 )
Fabio
 Fabio
Buongiorno, una allergia a 94 giorni è poco probabile quindi io mi orienterei su altro (malattie infettive, parassiti ecc..) Prima di dare cortisone a quell’età è il caso di escludere altri problemi se non è stato già fatto (non ho capito se è stato visitato da un collega o l’allergia è una sua supposizione) Gli antistaminici nei cani funzionano molto poco per le allergie e generalmente non si usano. Cordiali saluti. Dott. Fabio Maria Aleandri - Medico Veterinario
Laura
 Laura
Salve dottore. Ho un cucciolo di 94 gg dopo una serie di problematiche penso che il mio piccolo sia allergico a qualcosa non so pero' se alimentare o aerea. Essendo il mio cane troppo piccolo non posso fargli le prove allergiche sta di fatto che spesso ha tanta tosse più o meno catarrosa e da qualche tempo anche prurito su tutto il corpo ma a parte il cortisone non si puo' fare al cane una terapia antistaminica cautelativa?
Fabio
 Fabio
Buongiorno, il mangiare erba in maniera compulsiva in un cane può indicare una patologia gastro-enterica. In questi casi più che dare farmaci sarebbe bene capire il problema e comportarsi di conseguenza. L’alimentazione potrebbe entrarci per es. Le consiglio di farlo visitare da un collega per una diagnosi. Cordiali saluti. Dott. Fabio Maria Aleandri - Medico Veterinario
Umberto
 Umberto
Spett/ Dott il mio cane mangia spesso l'erba ,qualche volta usavo la Ranitidina , ora che è stata tolta dal commercio avevo pensato di darle PANTECTA che la uso anche io. Va bene Distinti saluti
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