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Gatti anziani: Come prendersi cura del tuo felino nella terza età

Gatti anziani: Come prendersi cura del tuo felino nella terza età

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Gatti anziani: Come prendersi cura del tuo felino nella terza età?

Oggi, sempre più proprietari si pongono questa domanda, poiché la durata della vita del felino domestico si è notevolmente allungata: nelle nostre case, quindi, esistono molti più gatti anziani rispetto al passato.

Conseguenza naturale di questo fenomeno è la comparsa di esigenze del tutto nuove legate al benessere e alla qualità della vita del gatto.

Come accade a noi umani, l'invecchiamento modifica inevitabilmente molti equilibri fisiologici nel corpo del gatto.

Se tali cambiamenti vengono gestiti correttamente, la salute del gatto, di solito, non ne risente; qualora invece essi vengano trascurati o trattati in modo inappropriato, possono derivarne malattie croniche e squilibri molto gravi

E quindi, come prendersi cura del tuo felino nella terza età?

Prima di rispondere, è fondamentale precisare cosa si intenda per "gatti anziani". Da quale momento della sua vita, esattamente, il gatto passa dalla fase adulta alla terza età?

Qualcosa è cambiato

Qualcosa è cambiato

Gli esperti fanno generalmente iniziare la terza età del gatto dai sette anni di vita. In questa prima fase fino ai dieci anni, il gatto è classificato come "maturo". Viene detto più propriamente "anziano" nella fase successiva, quella che va dagli 11 ai 14 anni. 

Ai nostri giorni ci sono gatti che superano brillantemente anche questa fascia di età ed entrano nella cosiddetta "fase geriatrica" (dai 15 anni in poi).

Ma qual è il segreto di una così sorprendente longevità? In ciò influiscono sicuramente i fattori genetici: alcune razze (è il caso del siamese) sono infatti più longeve di altre. 

Tuttavia, ogni gatto può vivere a lungo quando ha un proprietario attento e informato.

A favore di una lunga vita di benessere, infatti, giocano misure "pratiche" quali la giusta alimentazione, i controlli veterinari regolari, un ambiente sereno, uno stile di vita sano e la protezione dalle aggressioni esterne.

Con questo sistema di cura per il felino nella terza età è possibile affrontare al meglio i cambiamenti che insorgono in tutti i gatti a partire dai sette anni di vita, ovvero:

maggiore tendenza alla sedentarietà;

- ridotta mobilità articolare;

- capacità sensoriali meno acute;

- scarsa reattività agli stimoli  esterni.

A questo quadro si aggiunge una trasformazione nel modo di rapportarsi con l'essere umano: alcuni gatti anziani, ad esempio, diventano più coccoloni, mentre altri al contrario si chiudono in sé stessi; alcuni miagolano più raramente, altri "chiacchierano" di continuo, e così via. 

Anche l'aspetto estetico può mostrare i segni della senescenza: in molti gatti anziani, ad esempio, il manto presenta peli bianchi e diventa più secco e opaco

Sempre meno interessato al gioco e alla caccia, nonché soggetto a stancarsi facilmente, il gatto anziano dorme molto di più durante il giorno. Questo stato di cose può generare noia e depressione, soprattutto se il felino nella terza età trascorre tante ore a casa da solo. 

A questi aspetti, la terza età felina unisce una maggiore fragilità nei confronti delle malattie croniche, delle infezioni e delle forme tumorali. Cause di questo problema sono l'indebolimento del sistema immunitario, l'invecchiamento cellulare e la progressiva perdita di efficienza di organi e sistemi.

Tra i disturbi più comuni di cui soffrono i gatti anziani ecco quindi l'insufficienza renale, la sensibilità intestinale o cutanea, le intolleranze alimentari, le affezioni del tratto urinario, i problemi dentali e gengivali, l'obesità e il diabete (dovuti agli squilibri del metabolismo e della glicemia), le cardiopatie e le patologie articolari (artriti, artrosi)

A volte, questi problemi si possono individuare in tempo attraverso alcuni "campanelli d'allarme": la diarrea frequente, la sete smodata, la minzione eccessiva, l'inappetenza, la letargia, un dimagrimento importante, il sovrappeso, la difficoltà a deambulare o a muoversi, il prurito, la perdita dei denti, il pelo in cattive condizioni, il vomito ricorrente, il disorientamento, la zoppia, l'urinare fuori dalla lettiera.

Altre volte, invece, tali condizioni sono asintomatiche ed escono allo scoperto quando sono già in stadio aggravato.

Come proteggere i gatti anziani dal rischio di queste patologie? Semplice: con una visita periodica di controllo dal veterinario!

Dopo aver verificato lo stato di salute del tuo gatto anziano, il veterinario potrebbe prescriverti delle terapie curative e/o preventive con farmaci e alimenti dietetici, nonché degli integratori per sopperire ad eventuali carenze.

Il tuo amore è il suo elisir di lunga vita

Il tuo amore è il suo elisir di lunga vita

Non sottovalutare l'interazione con il tuo felino nella terza età: anche se non sempre la risposta è incoraggiante, il tuo gatto anziano trae comunque conforto dalla tua vicinanza.

Prova a convolgerlo in qualche attività, magari rispolverando i giochini che un tempo adorava: la cannetta con le piume, la pallina, la cordicella...

Il gatto anziano, soprattutto se affetto da una qualche patologia, si sente costantemente vulnerabile: accarezzalo e parlagli spesso con dolcezza, così che si senta amato e protetto

E a proposito di protezione, occhio a tutti quei fattori avversi che potebbero minacciare la sua salute: gli sbalzi climatici, le correnti d'aria, le temperature estreme, la polvere e gli altri allergeni, le sostanze chimiche nocive che potrebbero essere inalate o ingerite, i cibi non consoni al suo sistema digestivo.

Ricorda che nei gatti anziani la vista e gli altri sensi perdono molta della loro efficienza, quindi è importantissimo che l'ambiente in cui vivono sia il più possibile sicuro. Munisci finestre e balconi con reti di sicurezza e togli dalle stanze frequentate dal gatto gli oggetti e i mobili frangibili, spigolosi o potenzialmente pericolosi. 

Porta il tuo gatto anziano dal veterinario regolarmente ogni 6 mesi e comunque tutte le volte che noti un sintomo "sospetto".

Se lo fai uscire nella bella stagione, anche solo sul balcone, non dimenticare l'antiparassitario per proteggerlo dai parassiti!

In commercio esistono antiparassitari naturali ad azione repellente, notevolmente più delicati dei tradizionali prodotti chimici e quindi molto più indicati per i gatti anziani.

Con l'avanzare dell'età, il gatto potrebbe non pulirsi più bene come una volta; se non riesce più a muoversi agevolmente, è addirittura impossibilitato a farlo.

Aiutalo tu: basta detergerlo quotidianamente con una salviettina apposita e spazzolare il suo manto un paio di volte alla settimana.

E la dieta? L'alimentazione del gatto anziano deve essere ovviamente molto, molto specifica.

Se sono presenti patologie, il veterinario ti prescriverà un alimento medicale mirato. Altrimenti, la soluzione migliore è optare per una formula "senior" di ottima qualità, opportunamente bilanciata per il fabbisogno del gatto anziano, e quindi in grado di promuovere le migliori condizioni di equilibrio.

Crocchette o cibo umido? Si sa che i gatti anziani hanno un palato difficile, a cui spesso si aggiungono le difficoltà di masticazione.

Le crocchette "senior" oggi in commercio sono friabili e quindi più facilmente masticabili rispetto a quelle per gatti adulti; tuttavia, soprattutto se il gatto ha perso tutti i denti o quasi, si può scegliere in alternativa un alimento umido della stessa gamma. 

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